Charlie Gard, il Bambino Gesù pronto ad accoglierlo

“Una sensibilità maturata dopo l’appello del Papa, ora bisognerà capire in che modo questo potrà essere concretamente fatto", dicono dall'ospedale

Il piccolo Charlie con i genitori
Il piccolo Charlie con i genitori

C’e una disponibilità di massima del Bambin Gesù ad accogliere il piccolo Charlie, il bambino a cui i medici inglesi vorrebbero staccare il respiratore perché affetto da una malattia genetica incurabile. “Una sensibilità maturata in queste ore dopo l’appello del Papa e di altre parti della società, ora bisognerà capire in che modo questo potrà essere concretamente fatto perché il caso è difficile”, dice una nostra fonte.

“Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo”, ha sottolineato la presidente dell’ospedale Mariella Enoc, ricordando che “le parole del Santo Padre, riferite al piccolo Charlie, ben riassumono la mission dell’ospedale Bambino Gesù”.

Per questo la presidente del Bambino Gesù ha chiesto al direttore sanitario del nosocomio romano, riferimento per il trattamento dei pazienti pediatrici, di mettersi in contatto con l’ospedale di Londra e verificare la possibilità del trasferimento. “Sappiamo che il caso è disperato e che, a quanto risulta, non vi sono terapie efficaci”, ha aggiunto Enoc, sottolineando: “Siamo vicini ai genitori nella preghiera e, se questo è il loro desiderio, disponibili ad accogliere il loro bambino presso di noi, per il tempo che gli resterà da vivere”.

Anche esponenti di alto livello, a livello medico, del Bambin Gesù non nascondono che si tratti di un caso difficilissimo da trattare. Il rischio infatti è che su cada nell’accanimento terapeutico, ma l’obiettivo è dare una degna esistenza al piccolo Charlie inché ne avrà le forze.

 

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