Si è suicidato l’appuntato Luigi Capasso che si era barricato in casa a Cisterna di Latina dopo aver sparato alla moglie. A quanto riferito dal colonnello Vitagliano i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento trovando il corpo dell’uomo che si è ucciso con l’arma di ordinanza e i corpi delle due bambine, di 13 e 8 anni, uccise mentre ancora dormivano. Una delle due bambine sarebbe stata raggiunta da due colpi.
I negoziatori per ore avevano cercato di convincerlo a desistere e arrendersi. A scoprire i corpi sono state i carabinieri che, intorno alle 14.30, hanno fatto irruzione nella casa dopo che le trattative si erano interrotte da circa un’ora. La moglie è stata trasportata in gravissime condizioni al San Camillo di Roma. Al momento è ricoverata in prognosi riservata.
“Le bambine come temevamo sono morte verosimilmente da questa mattina”, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Latina Gabriele Vitagliano che in tarda mattinata proprio a questo proposito aveva espresso il suo timore: “Visto il lungo tempo trascorso temiamo per il peggio ma non abbiamo ancora notizie sulle bambine”.
Vitagliano aveva definito Capasso “in stato di forte agitazione e non perfettamente limpido nel suo ragionare in questo momento” e aveva spiegato che il militare “non ha altre armi oltre alla pistola di ordinanza e che “sono arrivate persone che lo conoscevano per aiutare i nostri negoziatori a fornire informazioni utili per parlare con lui”. Sul posto anche il pm Giuseppe Bontempo.
“Avevo incontrato le bambine qualche tempo fa ed erano terrorizzate dal padre”. Lo ha detto Maria Belli, avvocato di Antonia Gargiulo, moglie dell’appuntato scelto Luigi Capasso, che questa mattina presto ha sparato alla donna, che aveva avviato la separazione, con la pistola d’ordinanza ferendola gravemente. Il carabiniere si è barricato in casa, dove vive la moglie, tenendo in ostaggio le figlie di 14 e 8 anni. L’uomo si è poi suicidato e le bambine sono state trovate morte. “La situazione tra la coppia era tesa e la situazione si era per così dire aggravata quando a settembre lui ha aggredito la moglie davanti alla Findus, suo luogo di lavoro, tanto che sono dovuti intervenire i colleghi di lei a sua difesa. Ed in precedenza l’aveva aggredita anche a casa davanti alle bambine. – ha proseguito Belli – Dopo l’episodio di settembre lei ha deciso di separarsi e lui andò via da casa. Si sono susseguiti diversi tentativi di riavvicinamento ma tutti vani”. “Lui si faceva trovare sotto casa, la seguiva, uno stalker insomma – ha detto ancora Belli – cercava di incontrarla, ma lei, anche su mio consiglio, ha sempre rifiutato tutti gli incontri. Anche quando lui ha svuotato il conto corrente comune e disse che le avrebbe dato i soldi se acconsentiva ad incontrarlo. Mai avvenuto. E’ sempre stata attentissima, molto prudente”.
I FATTI
Capasso, 44 anni, originario di Napoli, al termine del servizio è andato a Collina dei Pini, tra Cisterna e Velletri, a casa della moglie. La donna è stata raggiunta da tre colpi di pistola intorno alle 5 di questa mattina mentre era in garage e stava uscendo per andare al lavoro, alla Findus di Cisterna. Sembra che il marito la aspettasse giù. Dopo aver sparato cinque colpi con la pistola di ordinanza, di cui solo tre hanno colpito la donna, Capasso le ha preso le chiavi di casa, è salito nell’appartamento in cui dormivano le figlie di 8 e 12 anni e si è barricato in casa. In mattinata intorno alla palazzina si era creato un cordone di carabinieri, sul posto erano arrivati anche i corpi speciali. Le trattative erano andate avanti per tutta la mattina con un mediatore. Poi il triste epilogo.