Quasi sei italiani su dieci (59%) hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese nel 2017 in frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori. E’ uno dei dati presentati venerdì scorso nella giornata inaugurale del “Villaggio Coldiretti” di Milano, la più grande fattoria mai realizzata in Italia nel centro storico di una città nella suggestiva cornice del Castello Sforzesco, da piazza del Cannone a piazza Castello.
L’Italia ha conquistato in pochi anni la leadership mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia, ha evidenziato Coldiretti. In pochi anni è nata e cresciuta in Italia una rete unica a livello internazionale, quella di Campagna Amica, composta da 7.200 fattorie, 1.250 mercati, e 2.200 agriturismi, cui si aggiungono 550 ristoranti, 210 orti urbani e 30 punti di street food, dove arrivano prodotti coltivati su circa 200mila ettari di terreno.
Sono oltre 130mila le aziende agricole italiane che fanno vendita diretta in maniera prevalente mentre nei mercati degli agricoltori la spesa degli italiani ha superato i tre miliardi di euro. L’alta qualità dei prodotti che sono più freschi, saporiti e genuini, sottolinea la Coldiretti che ha condotto una ricerca ad hoc insieme ad Ixe’, è la principale ragione di acquisto dal produttore (espressa dal 71% degli italiani coinvolti), seguita dalle garanzie di sicurezza e dalla ricerca di prodotti locali che salgono sul podio delle motivazioni seguite dalla convenienza economica,
Gli effetti positivi per i consumatori, secondo Coldiretti, “si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio”. “Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Moncalvo.
Sempre Coldiretti, dalla kermesse milanese, ha parlato di “svolta salutista sulle tavole degli italiani” con il consumo di pesce aumentato del 7%, quello di frutta fresca e ortaggi del 6% nel primo semestre di quest’anno. Il 42% degli italiani – riferisce la Coldiretti – considera l’impatto sulla salute il criterio principale di scelta di un alimento, contro il 12% che indica il gusto e il 6% che guarda al risparmio. “Un cambiamento a tavola che ha consentito all’Italia di collocarsi ai vertici della classifica Bloomberg Global Health Index su 163 Paesi per la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale”, ha ricordato Moncalvo. Per la confederazione, “mai così tanta frutta e verdura è arrivata sulle tavole degli italiani”.
Gli aspetti salutistici guidano le scelte anche all’interno delle diverse categorie merceologiche come dimostra l’interesse per il comparto biologico, che fa registrare nel periodo un incremento del 10%. Anche gli alimenti “free” (senza zuccheri aggiunti, senza sale, senza olio di palma, senza coloranti o senza conservati) sono in crescita del 6%. Nel primo semestre 2017 la spesa degli italiani per beni alimentari è cresciuta del 2,5%.