Virginia Raggi ha deciso di sgomberare per morosità la storica sede di Alleanza Nazionale a Colle Oppio. Una decisione che ha provocato un vespaio di polemiche, con l’amministrazione che ha parlato di “un’occupazione di una sede del Comune senza pagare i canoni” e Giorgia Meloni che ha replicato che la pratica di locazione è ferma da anni e ha definito la Raggi “il peggior sindaco della storia”.
Una guerra di dichiarazioni e di carte bollate che potrebbe avere come vittima proprio la storica sede del Movimento Sociale Italiano, aperta nel 1947.
Che ne sarà della sede? Verrà abbandonato a se stesso un luogo che include ambienti di età romana che la Soprintendenza Capitolina avrebbe voluto gestire?
Tra i militanti di Fratelli d’Italia c’è rabbia e amarezza per una decisione che riguarda un pezzo di storia del partito. “Il punto è che lo abbiamo conservato in ottimo stato e dentro non c’è niente di rilevante o d’interesse archeologico – racconta a Radiocolonna Silvia Iorio, militante e residente dell’Esquilino – usciti noi chi lo occuperà?”.
Iorio contesta al Comune di Roma la decisione di applicare il canone di 990 euro usando come metodo di paragone gli uffici di zona, “mentre la nostra perizia l’ha considerato alla stregua di un magazzino che prevede un canone di 250 euro”.
La contestazione all’amministrazione è nel merito e anche nel metodo. “Con tutti gli sbandati del parco la sede rischia di diventare una terra di nessuno – prosegue Iorio – era un presidio del territorio riconosciuto come tale anche dagli avversari politici, visto il sostegno ricevuto da alcuni esponenti del PD.”
Ma non del Movimento Cinque Stelle che, sostiene Silvia Iorio, per lo sgombero potrebbero aver scelto una data a ridosso delle imminenti elezioni a Ostia con finalità non legalitarie ma elettorali.