«Con il presidente della Repubblica abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata e delle sfide che ci attendono e di cui sono consapevole così come sono consapevole di confermare la collocazione internazionale ed europea dell’Italia», ha detto Conte. «Il Paese giustamente attende la nascita di un esecutivo e attende delle risposte. Quello che si appresta a nascere è un governo del cambiamento», ha aggiunto.
«Il presidente della Repubblica mi ha conferito l’incarico che ho accettato con riserva. Se riuscirò a portare a compimento l’incarico esporrò alle Camere un programma basato sulle intese tra le forze politiche di maggioranza», ha spiegato Conte.
«Il contratto su cui si fonda questa esperienza rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento degli italiani. Lo porrò a fondamento dell’esperienza di governo nel pieno rispetto delle prerogative del presidente della Repubblica e della Costituzione. Voglio dar vita a un governo dalla parte dei cittadini», ha aggiunto.
«Sono professore e avvocato, ho perorato cause di varie persone e ora difendo l’interesse degli italiani in tutte le sedi Ue e internazionali dialogando con le istituzioni Ue e con gli altri Paesi mi propongo di essere l’ avvocato difensore del popolo italiano», ha anche detto Conte. «Sono disponibile» a fare il premier «senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità». «Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio, grazie a tutti», ha aggiunto.
Possibile voto di fiducia martedì o mercoledì
Intanto, nel corso della riunione della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, è stato ipotizzato che il voto di fiducia al nuovo governo da parte dell’Aula del Senato potrebbe svolgersi martedì o mercoledì della prossima settimana.
«A differenza di altre volte la mozione di fiducia al governo non sarà una cambiale in bianco ma sarà motivata con una serie di tematiche pertinenti e presenti anche nel contratto», ha detto il capogruppo M5S al Senato Danilo Toninelli dicendosi sicuro del fatto che Giuseppe Conte «farà benissimo». E, a chi gli chiede se sia possibile che già domani Conte tenga le consultazioni con i partiti politici, Toninelli risponde: «Deciderà il presidente del consiglio incaricato ma non vedo perché aspettare».
Di Maio: «Finalmente inizia la terza Repubblica»
«Finalmente inizia la terza Repubblica. Ve l’avevo detto. L’avevo promesso». Il leader M5s, Luigi Di Maio, aveva commentato così oggi alla Camera la convocazione di Giuseppe Conte al Quirinale. «Giuseppe Conte, se sarà incaricato, sarà il presidente del Consiglio più politico che abbiamo mai avuto perché incaricato dal Presidente della Repubblica su indicazione di due forze politiche che sono state votate dal popolo». Il curriculum di Giuseppe Conte? «Non sanno cosa inventarsi contro un cittadino onesto e perbene».
E alla domanda se si fosse il sciolto il nodo su Savona Ministro: «Non dico niente. Ma per un giorno, almeno per un momento, godetevela una buona notizia».
«Voi scrivete che ci stiamo ripensando e poi si confonde pure il Quirinale….», ha poi aggiunto Di Maio, lasciando Montecitorio.