Continua l’esodo da Roma: Libero chiude la redazione

Dal 1° luglio la redazione romana del quotidiano diretto da Vittorio Feltri sarà trasferita a Milano

Dopo Sky e Mediaset (senza contare Almaviva e Trony), l’esodo da Roma non sembra volersi fermare. Dal 1° luglio, infatti, la redazione romana di Libero si trasferirà a Milano, dove c’è già la sede centrale. I vicedirettori Franco Bechis e Fausto Carioti, insieme ai 15 giornalisti che compongono il gruppo di lavoro, verranno quindi spostati in Porta Venezia, a Milano. Sicuramente per economia, visto il momento poco felice dell’editoria cartacea. Ma rimane la netta sensazione che Roma stia perdendo quella centralità nell’informazione che le era riconosciuta fino a qualche anno fa. La necessità di notizie romane, evidentemente, sta velocemente scemando, mentre Milano, che ha ricevuto grazie ad Expo un incredibile assist per il suo rilancio, sta ora passando all’incasso, tornando a sollevare quella disputa sulla “Capitale morale” che aveva già fatto storia tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80.

 

Urgente, però, è capire come mai Roma abbia perso il suo appeal e la sua capacità di attrarre imprese. Sicuramente non hanno aiutato gli scandali, Mafia Capitale, i rifiuti, i roghi, i continui disagi alla circolazione. Ma la Giunta, se vuole dare una svolta alla città, deve riuscire a convincere l’imprenditoria italiana (e non solo) che la Capitale è una sola. Altrimenti si rischia di trasformare Roma in un museo a cielo aperto, in una sorta di gigantesca città fantasma in cui il tempo si è fermato all’anno 1.000. E in cui non c’è spazio per nuovi successi.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014