Coronavirus, lo Spallanzani: le mascherine non servono

Il direttore dell’ospedale: conosciamo ancora poco della malattia, ma il contagio avviene solo attraverso un contatto stretto e ravvicinato

Coronavirus, niente mascherine
Coronavirus,

“Nel giro di un mese le autorità cinesi ci diranno quanti pazienti a Wuhan hanno sviluppato gli anticorpi contro il coronavirus e questo migliorerà le stime. Conosciamo da troppo poco la malattia per farne ora”. A evidenziarlo il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito. Nell’ospedale romano è stato isolato per la prima volta il Coronavirus.

Ippolito ha anche detto che al momento in Italia non c’è motivo per indossare le mascherine. E questo perché il contagio avviene attraverso un contatto stretto e ravvicinato, e poi “occorre ricordare che le mascherine  chirurgiche servono più che altro per proteggere che gli operatori sanitari contaminino i pazienti. Servono più che altro per proteggere gli altri”.

In merito alle cure, ha spiegato Ippolito, “le persone svilupperanno una risposta immunitaria e fra poco sapremo la quantità di persone che naturalmente sono immuni. Ci sono persone che non sviluppano una risposta immune e questo è stato motivo di preoccupazione, ma verosimilmente si tratta di pochissimi pazienti, che non hanno la ‘montata’ immunitaria. Bisogna anche ricordare che gli Usa hanno accettato di donare farmaci per due trial terapeutici che potranno dare la prima risposta contro il virus usando farmaci”.

Intanto oggi il capo della Protezione Civile ha visitato il centro della Cecchignola dove dovrebbero passare la quarantena gli italiani che arriveranno da Wuhan.

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