Debito Roma, P. Chigi: rispettati vincoli piano di rientro

Soddisfatto il neo sindaco Raggi: notizia positiva

Il Campidoglio ha incassato l’ok di Palazzo Chigi sul rispetto dei vincoli 2015 del piano di rientro triennale. Il tavolo interistituzionale, secondo quanto apprende Radiocolonna da fonti ben informate, ha certificato il rispetto del cronoprogramma e dei vincoli previsti nel piano di riequilibrio. In attesa dei primi contatti tra il premier Matteo Renzi e la sindaca di Roma Virginia Raggi, è dunque cominciato il dialogo tra Campidoglio e Palazzo Chigi. “Mi sembra sia una notizia buona, positiva”, così la sindaca di Roma Virginia Raggi ha commentato la notizia. 

 

Dopo lo slittamento dell’incontro tra la Raggi e l’ex commissario Francesco Paolo Tronca, in vista dell’assestamento di Bilancio che il Comune deve approvare entro fine mese, c’è, infatti, bisogno di un dialogo con il Governo per evitare che, come successo all’ex sindaco Marino, l’esecutivo sconfessi indirizzi e misure di correzione del debito.

 

Un debito ‘monstre’, quello di Roma,(https://www.radiocolonna.it/gioie_e_dolori/20160627/33669/inchiesta_debito_roma_i_numeri_della_prima_partita_della_raggi/) da 13 miliardi di euro e che ora costituisce il problema più grande sulla programmazione del lavoro della Raggi che necessita di aiuti straordinari che solo il governo potrebbe concedere.

 

Al debito finanziario va sommato quello commerciale, che comprende le somme dovute alle ex municipalizzate come Atac e Ama, alla Regione e altri enti della pubblica amministrazione, a Equitalia. In tutto l’esposizione è di 3,2 miliardi. Pagare interessi, cedole e rimborso del capitale costa alla Capitale 500 milioni l’anno, di cui 300 a carico dello Stato e 200 frutto dell’addizionale Irpef versata dai romani, che è fissata allo 0,9%, il massimo consentito. Il tasto dolente è rappresentato dagli interessi: quest’anno la media si attesta al 4,2 per cento, un valore molto alto in quest’era di tassi base sotto lo zero. Il motivo è che l’82% del debito finanziario capitolino è a tasso fisso, con un costo medio del 5%, e solo il 17,4% a tasso variabile. L’ultimo bilancio varato dal commissario straordinario Tronca per il 2016 ha varato tagli da 164 milioni, con 500 milioni liberati per gli investimenti. Un primo passo, certamente insufficiente per far ripartire una città.

 

Obiettivo e speranza della Raggi sarebbe, dunque, la rinegoziazione o l’allungamento della scadenze dei debiti che in molti casi soffrono anche per interessi ben superiori al mercato attuale. Una richiesta non facile da realizzare senza l’aiuto del governo visto che ormai il debito è nelle mani del ministero dell’Economia e che potrebbe spingere la sindaca verso richieste più pratiche che attengono al ruolo di Roma Capitale e alle esigenze della città.

 

Al tavolo interistituzionale, durato poco più di un’ora, erano presenti tra gli altri l’assessore capitolino al Bilancio Marcello Minenna, il segretario generale della presidenza del Consiglio, il capo gabinetto del Mef e i tecnici della Ragioneria del Campidoglio. (Giusy Iorlano)

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