Al Circo Massimo Di Maio e Casaleggio difendono l’onore M5s

Il vicepremier arriva dopo il cdm e assicura: nella manovra niente condoni

Al Circo Massimo la kermesse dei M5s
Al Circo Massimo la kermesse dei M5s

Luigi Di Maio mette in salvo l’onore del Movimento e la riuscita di Italia 5 Stelle, la festa nazionale che rischiava di venire travolta dall’indignazione della base per l’ok che il governo gialloverde aveva dato al condono. E’ un successo raggiunto in corner quando ormai la kermesse era iniziata a Roma, un luogo ritrovato dove il M5s aveva celebrato la prima festa dopo l’ingresso in Parlamento.

“Ce l’abbiamo messa tutta in questi tre giorni e non per combattere qualcuno ma per affermare un principio: l’onesta”, esulta il leader M5s arrivando al Circo Massimo dove l’arena lo accoglie da trionfatore.

Può farlo grazie anche all’accorta accondiscendenza di Matteo Salvini che la base 5 Stelle risparmia dalle contestazioni. Quando dagli schermi dopo Luigi Di Maio compare il leader della Lega in diretta dalla conferenza stampa tenuta a palazzo Chigi solo un paio di fischi accolgono le sue parole seguiti anche da qualche tiepido applauso.

Una regia attenta ha quindi fatto ascoltare alla piazza le parole del premier Giuseppe Conte sfumando tuttavia il collegamento quando dalla sala stampa di palazzo Chigi si era levata una domanda sulla ormai famosa “manina” che avrebbe corretto il provvedimento licenziato ad inizio settimana. Il ritorno per la quinta edizione della festa intanto viene salutato come un successo.

“Posso annunciarvi che quest’anno abbiamo raggiunto il record di presenze ad Italia 5 Stelle” nel primo giorno della kermesse esulta Di Maio. Stando agli organizzatori oggi sono arrivate alla festa oltre 30 mila persone con l’obiettivo di arrivare a fine giornata a quota 50 mila. Quest’anno, tuttavia, l’arena del Circo Massimo è stata occupata dal M5s per metà. “Stiamo al governo e ancora riempiamo le piazze. Continuiamo a inondare le istituzioni di brava gente” dice il leader rivolto alla platea che accarezza: “molti di voi che oggi sono qui alla prossima Italia 5 Stelle potrebbero essere nuovi sindaci o europarlamentari”.

Alla kermesse oggi c’era anche Davide Casaleggio che ha ideato per Rousseau la possibilità di iscriversi anche via Sms. E poi, un po’ sul palco un po’ sparsi tra la gente e nelle Agorà la pattuglia di ministri e sottosegretari, alcuni, come Danilo Toninelli e Vito Crimi con la compagna Paola Carinelli, con i bimbi al seguito. Nessuna protesta No Tap come annunciato dagli attivisti pugliesi, solo il “contestatore” Vittorio Di Battista, padre del frontman Alessandro, che sventolava un cartello “No Tap, No Tav, No Benetton”.

L’intervento del figlio Alessandro invece è atteso in serata, di nuovo in collegamento come lo scorso anno in cui nasceva suo figlio, ma questa volta dal Sud America. Dietro il palco principale,invece, uno striscione che invita a votare no si riferisce alla consultazione lanciata dai Radicali per la messa a gara dei trasporti pubblici della Capitale che si terràdomenica 11 novembre.

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