Droga: accordo camorra-ndrangheta su piazze spaccio Roma

nel quartiere San Basilio

photo credit: pagina Fb carabinieri

La ‘ndrangheta e la camorra facevano affari insieme nel quartiere San Basilio a Roma. Lo dice l’ultima operazione antidroga messa a segno dal comando provinciale dei carabinieri di Roma denominata Okhua, coordinata dalla direzione distrettuale Antimafia di Roma. Trentatre’ le persone indagate a vario titolo per associazione finalizzata al traffico dei stupefacenti, cessioni e detenzione ai fini dello spaccio aggravate dall’uso delle armi.

Due le consorterie disarticolate: quella riconducibile a Vincenzo Polito e Francesco Filippone vicini alla ‘ndrina Bellocco di Rosarno che trattava principalmente cocaina, e la seconda riconducibile ai fratelli Genny e Salvatore Esposito che, da verifiche investigative, erano propaggini del clan Licciardi di Secondigliano.

Dalle indagini effettuate tra gli anni 2016 e 2018, i due gruppi, napoletani e calabresi, si aiutavano e si sorreggevano a vicenda e facevano affari insieme. I napoletani vendevano hashish ai calabresi e i calabresi vendevano loro cocaina. Inoltre, mentre gli Esposito avevano influenza sulla piazza dello spaccio di Ponte Miglio gestita da un gruppo di albanesi, Polito aveva nei suoi interessi la Sardegna rifornendo di cocaina Luca Zedda. Il sardo comprava droga con cadenza mensile per grandi quantita’. In una sola circostanza sarebbe stato accertato un “scarico” in terra sarda di 21 chili di cocaina. Proprio per eseguire la misura cautelare a Zedda, questa mattina in Sardegna, e’ stato necessario anche l’impiego di nove cacciatori di Sardegna per via della pericolosita’ dell’uomo e per il fatto che si nascondeva in una villa bunker. (

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