Elezioni: E’ sfida M5S-Centrodestra, il PD teme brutte sorprese

Dal Sud, dove si presenta già fuori dai giochi, i maggiori dolori per il partito di Renzi. Astensionismo e meteo le incognite.

La campagna elettorale si può dire alle spalle e gli occhi di tutti sono oramai rivolti al responso delle urne. Lunedi’ 5 marzo avremo i risultati definitivi (si spera) delle elezioni politiche del giorno prima e tutti i partiti tireranno le somme dei loro sforzi per guadagnare il consenso degli elettori. Chi guardera’ con particolare attenzione al risultato conseguito è il Pd di Matteo Renzi. Il segretario del Partito Democratico si e’ speso piu’ di tutti in questa campagna elettorale girando l’Italia in lungo ed in largo ed incontrando categorie, giovani, anziani, donne, associazioni per illustrare il buon lavoro fatto dai governi di centrosinistra (quello suo e di Paolo Gentiloni, non tanto quello di Enrico Letta), ma il suo attivismo potrebbe non essere premiato dall’elettorato, anche se soprattutto il suo erede a Palazzo Chigi goda di ampi consensi anche al di fuori dell’area del centrosinistra.

Il fatto e’ che i cittadini non sembrano avvertire i progressi fatti nel corso della legislatura  agli sgoccioli. Sono in molti a sostenere che la crescita economica registrata nel corso di questi anni sia dovuta più a fattori esterni che alle misure adottate dal governo e che questa crescita abbia favorito pochi, tant’è che l’area di povertà nel nostro Paese si è allargata investendo larghe fasce di cittadini, in particolare al Sud. Ed è proprio dal Mezzogiorno d’Italia che il Pd potrebbe avere i maggiori dolori elettorali. Chi ha analizzato la situazione politica nel Meridione presenta in quasi tutte le regioni un duello centrodestra-M5S, con il Pd a fare quasi da spettatore.

Ad avvalorare la loro analisi c’è anche ormai anche la polemica politica. Il candidato premier dei Cinquestelle, Luigi Di Maio, ha più volte sottolineato che il vero “competitor”   del Movimento e’ il centrodestra ed anche Silvio Berlusconi e Matteo Salvini rivolgono le loro più forti critiche ai grillini. Gioco a due, quindi? Renzi spera di no e che le urne smentiscano i pronostici infausti per il suo partito.

Intanto, mentre il centrodestra cerca di raggiungere il 40 per cento dei voti che dovrebbe garantirgli la maggioranza in Parlamento e quindi la conquista di Palazzo Chigi, sulla consultazione pesa la grande incognita dell’astensionismo. Di solito, alle elezioni politiche la stragrande maggioranza degli elettori si reca alle urne, ma gli ultimi segnali non sono positivi. Tutti i partiti sperano di poter convincere almeno una parte dei possibili “disertori” a recarsi ai seggi e di guadagnare il loro voto, ma a pesare sulla decisione di recarsi o meno alle urne sarà  in molti casi il “generale inverno”. Pioggia e neve non invitano ad uscire da casa. Il sole si’. Quindi tutti attenti alle previsioni del tempo per domenica 4 marzo.

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