“Una sfida culturale. Contro un`idea, di matrice religiosa cattolica, che pensa alla malattia come Male e alla sofferenza come una punizione da espiare. E una sfida politica, per rivendicare il diritto costituzionale alla cura, contro le istituzioni sorde e indifferenti al dato di fatto che per un malato terminale l`interruzione di terapie inutili è cura, e che la scelta di una persona di sottrarsi a un accanimento terapeutico è un diritto. E’ ora che il Parlamento si faccia carico di calendarizzare la legge di iniziativa popolare: è la Costituzione a dirlo con l’Art.71.” È quanto si legge in un articolo su eutanasialegale.it, il sito che raccoglie le proposte di un comitato autofinanziato che lotta per la libertà di scelta. “Ammalarsi fa parte della vita. Come guarire, morire, nascere, invecchiare, amare. Le buone leggi servono alla vita: per impedire che siano altri a decidere per noi, in nome di Stati o religioni; per garantire libertà e responsabilità alle nostre scelte, drammatiche e felici. Fino alla fine.” Per queste ragioni hanno avviato la campagna:
Il PARLAMENTO SI FACCIA VIVO .
Su eutanasialegale.it, chi fosse favorevole, potrà firmare la proposta di legge già depositata in Parlamento.
C.T.