Italia sempre maglia nera nell’Unione europea sull’Iva evasa, anche se le misure degli ultimi anni sembrano aver prodotto i primi effetti sulla riduzione del tax gap. Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Ue, il gap tra il gettito Iva prevedibile e quello realmente incassato è stato di 35 miliardi di euro nel 2015, il più alto di tutta la Ue in valore assoluto. E l’Europa, in totale, nel 2015 ha perso 152 miliardi di euro in Iva non incassata.
“Gli Stati membri non dovrebbero accettare perdite così elevate dall’Iva”, ha rimarcato il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. E ha aggiunto che “la Commissione sostiene gli sforzi per migliorare la raccolta nella Ue”, ma allo stesso tempo proporrà una revisione delle regole perché quelle attuali “sono datate, risalgono al 1993”. Si lavora, quindi, a una proposta legislativa, che riguarda soprattutto le vendite transnazionali. “La nostra riforma aiuterà a tagliare le frodi transazionali dell’80% e a recuperare denaro molto importante per le casse statali”, ha consluso Moscovici.