Farmaci scaduti e pile esauste: dove li buttiamo?

Contenitori dedicati a Roma: questi sconosciuti

I farmaci nelle nostre case non mancano. In cassetti, buste, scatole i farmaci prescritti, comperati, conservati, spesso vengono dimenticati. Le pile/batterie “accendono” tantissime cose che abbiamo intorno. Ma i farmaci scadono e le pile si consumano. E anche i romani devono smaltirle. Ecco. Arrivati a questo punto siamo già fermi. Carta, vetro, plastica ecc hanno una parvenza di collocazione. Ma dove li buttiamo questi rifiuti altamente dannosi e pericolosi? Giriamo, in lungo e in largo,  “il grande centro” della Città (sempre con gli scarti in tasca) e non troviamo gli appositi  contenitori. Le farmacie non hanno il “bidone” per un millantato decoro urbano, perché l’AMA non lo distribuisce e perché, comunque a sera si è riempito di tutt’altro. Per i tabaccai la risposta e’ la stessa ma unita alla discrezionalità del servizio. La Polizia Municipale non ha indicazioni da dare. Alla fine il suggerimento e’ generalizzato: buttare poco alla volta il materiale tossico e inquinante nell’indifferenziata!Eppure esiste il DLgs 188/08 (valido per farmaci e pile) che parla chiaramente, riferendosi ai cittadini,  di “punti di raccolta loro accessibili nelle vicinanze”, tenendo conto della densità di popolazione e senza oneri. Ma le vicinanze vanno intese come un ipotetico altrove, magari più attrezzato?

Però (internet e’ una grande risorsa e tutti hanno la loro vetrina) sui siti: Comune di Roma, Ama, tabaccai, le indicazioni sono precise, la premura per la pulizia della Capitale e la salute dei cittadini commoventi. Il Comune ci informa che ha distribuito 650 contenitori alle farmacie sul territorio cittadino (circa 837 nel ’12), l’Ama ci dice dai manifesti (attaccati con adesivo sui muri!) che il “tuo quartiere non è una discarica“, i tabaccai suggeriscono di segnalare, con apposito cartello, la presenza del bidone.

Ma noi, a questo punto, ci soffermiamo sul significato della parola bidone che può essere un contenitore (nel nostro caso quello che andiamo cercando, sempre con i rifiuti in tasca) oppure il “venir meno ad un impegno“. E così siamo arrivati da dove eravamo partiti.

Per commenti e segnalazioni gioieedolori@radiocolonna.it

 

A.R.

 

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