Ci sono squilibrati che girano a torso nudo, bottiglie di birra in terra e il verde pubblico allo stato brado. Mentre Roma si svuota per il ponte di Ferragosto, il degrado ha deciso di restare e di fare compagnia al centro della Capitale. Colpisce la condizione in cui versa il verde pubblico in alcune tra le più importanti aree archeologiche di Roma. La zona che circonda le Terme di Caracalla, grandiose terme imperiali risalenti al terzo secolo d.C., è invasa da bottiglie, cartacce e sporcizia. Una visione desolante che fa il paio con la condizione in cui si trova Circo Massimo, ostaggio di bottigliette d’acqua e di cocci di bottiglia. Particolarmente problematica la situazione vicino al camion bar che vende cibo e bibite ai turisti: la parte antistante è una vera e propria discarica di plastica. Difficile la situazione sulle scalinate che si elevano in mezzo al circo, con segni di bivacchi notturni e svariati tipi di alcolici lasciati sulle scale.
Per non far mancare nulla allo scenario degradato, sulla Salita di San Gregorio circola uno squilibrato a torso nudo che mima scene da kung fu. Sta accanto al proprio giaciglio con vista Palatino, un privilegio – quello di dormire in uno dei punti più belli del Centro Storico – che ben pochi romani hanno. Così, mentre la città si svuota e iniziano a ricomparire quei parcheggi che si potevano notare solo nello stesso periodo dell’anno precedente, il degrado ha deciso di restare. Perché lui, in fondo, non va mai in vacanza.