Fiera di Roma si salva in extremis. Questo pomeriggio l’assemblea di Investimenti ha dato il via libera alla ricapitalizzazione dell’ente, scongiurandone così il fallimento. Ma con una defezione eccellente: il Campidoglio, azionista al 21% e che, nonostante le rassicurazioni arrivate nel pomeriggio dall’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, non si è presentato per la seconda volta alla riunione dei soci. Al momento, dunque, l’assemblea ha approvato una ricapitalizzazione di 13 milioni di euro (10 dalla Camera di commercio, 3 dalla Regione) che consentirà al polo sulla Portuense la sopravvivenza.
L’assise, durata quasi tre ore, è stata preceduta dalo sconcerto per l’assenza dei rappresentanti del Comune, che più volte si è dimostrato indeciso sul da farsi. Gli auspici, nel pomeriggio, erano dei migliori, viste le certezze sulla partecipazione arrivate da Mazzillo. Eppure alla fine, il Comune ha dato forfait, ma questo non ha impedito al resto del capitale presente in asssemblea di varare l’aumento. A questo punto il prossimo 9 novembre l’amministratore unico di Fiera, Pietro Piccinetti, potrà presentarsi con maggiore credibilità agli occhi dei creditori, ridiscutendo così i termini del concordato preventivo. E, molto probabilmente, non avendo partecipato all’aumento di capitale, il Campidoglio dovrà diluire ora la sua quota in Investimenti.
“Siamo molto soddisfatti”, hanno detto a Radiocolonna.it sia Piccinetti sia il presidente di Investimenti Luca Voglino. Il primo azionista, la Camera di commercio, non ha invece risparmiato critiche al comportamento del Campidoglio e della giunta Raggi. “La decisione di oggi”, afferma Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, “è molto importante perché consente di avere ancora un’offerta turistico-congressuale da parte della nostra città. Fiere e congressi rappresentano un settore strategico per il sistema economico territoriale. Desidero ringraziare la Regione Lazio, in particolare il presidente Nicola Zingaretti, per aver condiviso questa importante decisione per la città di Roma e per la sua economia. Il ringraziamento, purtroppo, non posso estenderlo anche alla Sindaca di Roma visto che per la terza volta consecutiva l’amministrazione comunale ha scelto di non prendere parte all’assemblea dei soci neanche con un suo delegato. Un’assenza che lascia pochi dubbi sull’interesse di questa amministrazione verso un asset strategico per lo sviluppo economico della nostra città”.
“Siamo estremamente soddisfatti e motivati”, dichiarano a tarda sera in una nota congiunta Voglino e lPiccinetti, “per l’aumento di capitale deliberato oggi in assemblea, la cui sottoscrizione è stata dichiarata dal socio di maggioranza vincolata all’omologa del concordato di Fiera Roma. Siamo sicuri che sia stata profondamente compresa l’importanza strategica della Fiera per l’economia del territorio. E questo ci rende ancor più motivati a portare avanti il nostro piano industriale che siamo certi potrà rilanciare la struttura rendendola degna della città di cui porta il nome. Uniti si vince”. (G.Z)