Freddo artico rovina la primavera: non accadeva da 62 anni

Il maltempo ha provocato incidenti e disagi. Un morto in Sicilia, un disperso nel mantovano

Risale a 62 anni anni fa l’ultima ondata di freddo artico arrivata, in Italia, a fare da guastafeste in piena primavera. Proprio come sta accadendo in questi giorni, il 5 maggio 1957 l’intera penisola veniva investita “da una massa di aria artica che portò nevicate fino a quote basse al Centro Nord e fino a quote di bassa montagna al Sud, nevicò persino a Potenza”, osservano sul loro sito i meteorologi di 3B Meteo.

Situazione che ha provocato incidenti e disagi. Nei pressi di Pozzolo nel Mantovano, cinque persone, tutte di nazionalità romena e residenti nel veronese, sono finite con la loro auto nel Mincio: quattro sono state salvate, una risulta dispersa.  A Mantova il treno per Milano delle 8.40, appena partito ha urtato un albero caduto sui binari. Passeggeri e macchinisti non hanno riportato conseguenze. Il convoglio è stato fermato per le verifiche tecniche del caso e i passeggeri sono stati trasferiti, con disagi e ritardi, su un altro treno.

All’altro capo della penisola, a Marsala, in Sicilia, un turista tedesco 65enne è morto mentre si accingeva a un’uscita in kitesurf. L’uomo, che non aveva indossato giubbotto e caschetto, stava per entrare in acqua quando, a causa del forte vento, la vela del kite si è gonfiata all’improvviso e lo ha sollevato, scaraventandolo con violenza contro il parabrezza di un’auto parcheggiata lungo la riva. Immediati i soccorsi, ma c’è stato nulla da fare.

Sono invece stati recuperati a quasi 4.000 metri di quota, nel massiccio del Monte Rosa, tre alpinisti francesi – due uomini e una donna – che si erano persi sul ghiacciaio a causa del maltempo. L’ondata di freddo e maltempo ha riportato la neve in alcune zone dell’Alto Adige fino a 500 metri di quota.

La Liguria è stata battuta da temporali, grandine, vento forte con raffiche di burrasca e temperature minime sottozero. A Genova, a causa del vento si sono attivati i sensori di sicurezza collocati su Ponte Morandi; slittato di 24 ore le operazioni di rientro degli sfollati nelle loro case prima che queste vengano abbattute.

L’arrivo dell’aria fredda in piena primavera si deve a un fenomeno molto raro in questa stagione, ossia l’inversione della circolazione del cosiddetto ‘vortice polare’, l’area di bassa pressione che si trova sull’Artico e nella quale in condizioni normali, le correnti si muovono da Ovest a Est.

Questo andamento permette all’aria che proviene dall’Atlantico di mitigare il clima in tutta l’Europa. Se la circolazione si inverte, come sta avvenendo adesso e come è accaduto nel 1957, l’aria mite viene bloccata e le correnti artiche hanno via libera. Per questo, rilevano i meteorologi “l’irruzione di aria artica sul bacino del Mediterraneo ha innescato la formazione di un profondo vortice di maltempo che sta agendo soprattutto sulle regioni centro settentrionali”.

L’ondata di freddo, pioggia e neve ha cominciato ad abbattersi sull’Italia nelle prime ore del mattino di domenica, a partire dalle regioni settentrionali, con accumuli di neve abbondanti in Trentino, Veneto e Appennino Emiliano. Sempre nel Centro-Nord le temperature sono tornate a valori invernali, almeno di 15 gradi inferiori rispetto alle medie del periodo, quando nella prima settimana di maggio dovrebbero raggiungere almeno 22 gradi in pianura al Nord e 20 in Toscana.

Invece i valori sono precipitati ai 7 gradi registrati a Piacenza e a Siena, e agli 8 di Verona, Vicenza e Firenze, Pisa e Livorno. Il maltempo, che nella giornata di domenica ha risparmiato il Centro-Sud, è destinato a proseguire, portando piogge e temporali anche nel Centro-Sud. Per lunedì i meteorologi prevedono un intenso peggioramento su Toscana, Umbria, Marche e dal pomeriggio sul Lazio, con rovesci e temporali anche accompagnati da grandinate; nevicate sull’Appennino a quote comprese fra 600 e 800 metri. Nel Sud si prevede tempo instabile con piogge e temporali intermittenti, nevicate sull’Appennino a partire da 1.200 metri di quota e un calo delle temperature, con massime comprese fra 13 e 16 gradi.

 

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