Uno Stadio Flaminio in condizioni pietose che l’amministrazione Raggi vuole riqualificare e valorizzare. Con un bando internazionale della Getty Foundation che può rappresentare la migliore soluzione per la struttura e per la città.
S’è svolto questo pomeriggio il sopralluogo del gotha istituzionale dello sport capitolino al Flaminio. Presenti Angelo Diario, presidente della Commissione Sport, l’assessore allo Sport Daniele Frongia e la moglie dell’architetto Nervi, Elisabetta Margiotta, che ha fatto da guida. “L’incuria e i lavori sbagliati rendono la riqualificazione dello Stadio ancora più onerosa – spiega Frongia – ma andiamo avanti per ridare decoro al Flaminio”.
L’esito del bando è previsto a giugno, nel frattempo l’amministrazione ha attivato un canale parallelo su cui convogliare le idee e i progetti di realtà pubbliche e soggetti privati. Al momento, confida Frongia, l’unico progetto pubblico è quello della Polisportiva Lazio, “mentre gli altri ancora chiedono riservatezza”. Una partita intricata, che vede l’SS. Lazio di Claudio Lotito contraria all’uso dello stadio (vuole costruirne uno) e la Polisportiva Lazio interessata alla struttura.
Per il momento resta il degrado e una riqualificazione che si preannuncia lunga e dispendiosa. “Entrare nello stadio è stato sconvolgente, macerie, scricchiolii, sembrava un film di fantascienza – spiega Diario – un’esperienza sconvolgente che ci dà ancora più voglia di cambiare le cose”.
Dopo le denunce di Radiocolonna (2015) e un ritardo incomprensibile della politica, sullo Stadio Flaminio – forse – qualcosa inizia a muoversi.





