“La linea verde antiomofobia Gay Help Line compie 10 anni.
In 200 mila hanno contattato la linea verde in questi anni per chiedere assistenza da quella legale a quella psicologica a quella medica o solo per parlare con una linea amica.
Circa il 45% ha meno di 25 anni e il 20% meno di 18 anni, oltre il 75% ha dichiarato di aver subito episodi di discriminazione e circa il 30% di aver subito violenze. Gay Help Line negli anni è stata la voce di tanti volontari e volontarie che hanno dato aiuto a chi in tutta Italia vive sulla propria pelle le discriminazioni, dal lavoro alla famiglia alla scuola, chi ha subito aggressioni, chi ha difficoltà a fare coming out, chi cerca un sostegno per vivere liberamente la propria omosessualità”. Così in una nota dell’associazione Gay Center.
“Numerosi i casi in cui Gay Help Line è stata fondamentale nella denuncia di casi di aggressioni, uno su tutti quello dell’accoltellamento di un giovane all’Eur da parte di Svastichella nel 2009, caso che ha visto l’associazione costituirsi parte civile nel processo. Ma la linea significa – continua la nota- anche solidarietà quotidiana, che va incontro ai giovani che hanno problemi in famiglia, a scuola, nel gruppo di amici. Che sostiene chi vuole uscire dalla solitudine, chi vive realtà marginali, chi cerca di uscire da relazioni complicate.
Sono i più giovani quelli che trovano in Gay Help Line un aiuto immediato. Fornendo anche un osservatorio privilegiato sul mondo giovanile e della scuola”. “Nata a Roma, dove ha sede, Ghl attraverso campagne di spot televisivi e attraverso i social è conosciuta in tutta Italia. Sostenuta dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, ha avuto partner l’Unar, la Commissione Europea e altri comuni, come Bari, Napoli, Padova e altri -prosegue la nota-. Riconosciuta come best practice, ad esempio all’Equality Summit di Bruxelles nel 2010, ha avuto anche volti noti che hanno prestato gratuitamente la loro immagine per promuoverla. Tra i testimonial ricordiamo Mara Maionchi, Noemi e Malika Ayane e l’Ambasciatore USA 2010, David H. Thorne”.
“Gay Help Line – dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center – è un salvagente per chi è vittima di omofobia o transfobia. Fenomeno che, nonostante la sempre maggiore visibilità delle persone lgbt, non scompare. Siamo orgogliosi del lavoro svolto fino ad oggi, per il quale dobbiamo ringraziare le centinaia di volontari che hanno collaborato in questi anni, ma se vogliamo guardare ai prossimi 10 anni dobbiamo sperare che ci sia un maggiore coinvolgimento delle istituzioni”. “Questo servizio che si regge in gran parte sul volontariato può diventare non solo un punto di soccorso, ma un mezzo di prevenzione. Per far questo- conclude Marrazzo- servono sostegni e campagne di comunicazione. Ci piacerebbe festeggiare i 10 anni sapendo che la Rai fa propria la campagna di comunicazione. L’omofobia è una malattia sociale. Va spiegata per curarla e per dare aiuto anche nel più piccolo centro del nostro Paese”.