Il cannone del Gianicolo spara ogni giorno un colpo a salve a mezzogiorno in punto dando anche il via a tutte le campane delle chiese di Roma.
Voluta da Papa Pio IX e iniziata il primo dicembre 1847, si tratta di una tradizione affascinante ma, come scrive oggi il dorso locale di Repubblica, piuttosto costosa per le casse del Comune.
Per il servizio – dal 2015 ad oggi – il comando militare di Roma chiede 195mila euro: quasi 50 mila euro all’anno, un debito fuori bilancio (“a scoppio ritardato”) che la giunta 5S dovrà comunque saldare.