C’erano molti giovani negli scontri con la polizia nel quartiere romano di San Lorenzo durante il corteo “Giustizia per Ramy”, in memoria del 18enne deceduto a Milano durante un inseguimento con in carabinieri. Si è trattato di un ulteriore episodio nella Capitale, come in altre parti del Paese, che vedono ragazzi protagonisti di azioni violente e mai casuali.
Non basta però la censura da parte del governo e dei partiti che bollano questi azioni violente come gesti di pochi facinorosi con spirito vendicativo. Mentre gli episodi di violenza giovanile si allargano a macchia d’olio in molte altre città, oltre che nella Capitale.
Chi governa o chi rappresenta questi giovani, come i partiti di maggioranza e opposizione, dovrebbe piuttosto domandarsi quale spettacolo della società e del mondo i ragazzi d’oggi abbiano di fronte: le migliaia di vittime civili delle guerre, l’aumento delle diseguaglianze, la crescente povertà, il diffondersi dei nazionalismi.
“La Ue – scrive l’economista Salvatore Bragantini su “Domani”- è la più ardita costruzione politica della storia moderna, figlia della tragedia dei nazionalismi, per secoli sfociati nelle guerre, che hanno convinto l’Europa della necessità di convergere su un comune interesse’’.
Tali delicati equilibri sono oggi scossi da forze nazionaliste che possono ricacciarci verso un passato irto di conflitti e guerre con le loro morti tragiche ed inutili. Bragantini sfida ragazzi e ragazze europei a ribellarsi, spingendo gli stati Ue pronti a farlo – partendo magari dal nucleo forte dei fondatori – verso l’unione sempre più stretta, con una taglia politica, economica e militare, in grado di contrapporsi alla Cina e agli Stati Uniti.
Un obbiettivo certamente ambizioso, ma anche l’unico concetto forte per chi vive nel vecchio continente, capace di contrapporsi a nostalgiche ideologie e dare una valida ragione ai giovani per credere nel futuro, aiutandoli a riempire il vuoto di aspettative ed uscire dal tunnel dell’isolamento, che alimenta la loro rabbia e violenza.
Potrebbe essere solo un sogno, ma sempre meglio che rincorrere gli ideali malati dell’estremismo di destra e di sinistra.