“Roma non ha bisogno di un commissario”. E’ durato una sessantina di minuti il vertice tra Ignazio Marino e Claudio De Vincenti. Un colloquio breve, cordiale, una ricognizione veloce sulle esigenze della città ma senza nessun accordo specifico. Quello di ieri è stato il primo di una serie di incontri – il prossimo nella settimana a venire – in cui l’amministrazione e il Governo faranno il punto della situazione sullo stato dell’organizzazione post-Expo più importante per il nostro Paese. Un intreccio di potenzialità economiche, prestigio internazionale e valore spirituale che deve trovare Roma pronta ad affrontare le diverse sfide che si presenteranno durante l’anno giubilare. Due giorni fa – in un’intervista a Il Messaggero – l’assessore alla Mobilità Guido Improta ha ammesso che al momento Roma non sarebbe pronta ad accogliere milioni di pellegrini. Un’ammissione comprensibile, onesta da cui è partito il Sindaco Marino per ribadire al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che si, Roma ce la farà ma avrà bisogno di un forte sostegno economico da parte del governo centrale. 900 milioni di euro per garantire l’efficienza massima di tutti i servizi pubblici. Di questi circa 400 – come ribadito più volte dallo stesso Improta – serviranno per la mobilità, un rinnovamento che inizia dai nuovi bus e finisce con l’ammodernamento della metropolitana e il completamento di alcune tratte urbane. Duecento sono invece i milioni che il Comune vorrebbe destinare al decoro urbano, agli itinerari per i pellegrini e al rafforzamento di alcuni contratti di servizio con Trenitalia, Cotral e AMA. Stessa cifra per il capitolo periferie. Basta con l’idea di un centro storico perfetto e pulito circondato da una periferia sporca e degradata. E’ il pensiero di Ignazio Marino quando ammette di voler sostenere un piano ambizioso di riqualificazione di strade e marciapiedi che parta dalle periferie. Le proposte sono molte. Interessanti. Nelle prossime settimane alcune di queste – forse – verranno messe nero su bianco. (G.d.S)
Giubileo, niente commissario e un miliardo di euro
Le richieste del Comune al Governo. Ieri vertice tra Marino e De Vincenti