La giungla del trasporto pubblico di Roma è raccontata ogni giorno per i disagi che subisce l’utenza. Una narrazione che ha la forma dell’articolo giornalistico, del pezzo sul blog anti-degrado, del tweet o dello sfogo tra pendolari.
Uno storytelling di servizio, che per esigenze di linea editoriale o di tempo omette i tratti pittoreschi e affascinanti che può riservare una corsa in metro.
A colorare le vicende del trasporto romano c’ha pensato Giulia Sotto la Metro, un blog che racconta – con piglio ironico e brillante – le vicissitudini di una ragazza sulla Linea A della metropolitana di Roma.
Un lavoro originale che nasce dall’esperienze personale di Giulia, una ragazza romana che ogni giorno deve attraversare Roma da Furio Camillo a Ottaviano.
Ma nei sotterranei che uniscono l’Alberone e San Pietro non ci sono solo rotaie e vagoni ma storie di vita, artisti, personaggi grotteschi e situazioni surreali. Un microcosmo underground raccontato dal sito (in fase di sviluppo) e divulgato dalle pagine social che già contano migliaia di seguaci. Il progetto di ‘Giulia Sotto la Metro’ è nato grazie a LaSiti, un collettivo romano tutto al femminile che si occupa di cultura e teatro. E che ambisce a raccontare la metro con il sorriso e la disillusione, dove l’approccio sdegnato di chi entra nel mezzo pubblico lascia spazio all’ironia e all’osservazione dell’umanità circostante.
Un lavoro sperimentale, appena agli albori, che i suoi promotori vogliono racchiudere in un libro. Ma per l’epilogo c’è tempo. Per il momento vediamo dove andrà e cosa ci racconterà Giulia.