Gli imprenditori romani sanno dire NO agli ESTORSORI

Lo dice un'indagine Confcommercio-Gfk Eurisko

A Roma “il 90%” degli imprenditori interpellati ha reagito a una richiesta estorsiva respingendola, un dato superiore al “78%” della media nazionale. È quanto si legge in un’indagine Confcommercio-Gfk Eurisko sui fenomeni criminali. Ad accettare la richiesta estorsiva, per quanto riguarda la situazione nella Capitale, è stato “il 10%”, di cui “il 3% subito” e “l’8% dopo diverse intimidazioni”, quote inferiori rispettivamente al “22% a livello nazionale” e al “9%” e al “13%”.

Nella Capitale è la criminalità organizzata, con il “31%” (26% della piccola criminalità e 6% della grande) quella ritenuta il principale autore di minacce e intimidazioni alle aziende, davanti ai delinquenti comuni (28%). Si legge  ancora nell’indagine sui fenomeni criminali. Minacce e intimidazioni che, per l’84% delle aziende oggetto dell’indagine si identificano con pressioni psicologiche, il 63% tramite visita, e il 30% tramite telefonata, con invece il 27% legato al danneggiamento a cose e il 3% alla violenza alle persone. Da segnalare inoltre che il 50% del campione a Roma “non sa o non risponde” alla domanda sugli autori delle minacce e delle intimidazioni, quasi il doppio del “27% della media nazionale”. 

C.T.

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