Governo, Mattarella: ‘Serve più tempo. Secondo giro consultazioni’

Di Maio: 'Due interlocutori alternativi sono Lega o Pd'. Lega: 'Governo con il centrodestra coinvolgendo M5s'. Pd: 'Per noi no ipotesi di governo. Tocca a chi ha vinto'. Fi: 'No a governo di populismi'

Nessun partito e nessuno schieramento dispone da solo dei voti necessari per formare un governo e sostenerlo ed è indispensabile quindi, secondo le regole della nostra democrazia che vi siano intese tra più parti per formare una coalizione che possa avere una maggioranza in Parlamento. Nelle consultazioni in questi due giorni questa condizione non emersa”: così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine delle consultazioni al Quirinale. “Farò trascorrere qualche giorno di riflessione, anche sulla base della esigenza di maggior tempo che mi è stata prospettata da molte parti politiche. Sarà utile anche a me per analizzare e riflettere su ogni aspetto delle considerazioni” fatte dai partiti e “sarà utile a loro per valutare responsabilmente la situazione, le convergenze programmatiche, le possibili soluzioni per dare vita a un governo”.

“E’ indispensabile che vi siano delle intese” tra le forze politiche che ora hanno “qualche giorno di riflessione” che sarà loro utile per ” valutare responsabilmente convergenze programmatiche”. Questo è l’invito del presidente Sergio Mattarella ai partiti al termine del primo giro di consultazioni. Il Capo dello Stato ha deciso di riconvocare il secondo giro di colloqui non prima della metà della settimana prossima.

Come é andato il secondo giorno di consultazioni al Quirinale. Dopo il Pd e Forza Italia è arrivata, a piedi, la delegazione della Lega con il segretario Matteo Salvini, Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, capigruppo al Senato e alla Camera. “Lavoriamo per un governo che lavori almeno 5 anni. Partendo da chi ha vinto le elezioni e numeri alla mano coinvolgendo il Cinque stelle”, ha detto Matteo Salvini al termine del colloquio con Mattarella. Salvini ha anche detto di non temere, se necessario, un ritorno al voto.

I Dem hanno ribadito la loro posizione con il segretario reggente Maurizio Martina: ‘Chi ha vinto le elezioni’, è stato l’invito “si prenda la responsabilità del governo”, per quanto riguarda il Pd: “non ci sono ipotesi di governo”. Forza Italia ha invece sottolineato la necessità e l'”urgenza” di un governo che parta dal centrodestra, la coalizione che ha ottenuto più voti. Silvio Berlusconi ha evidenziato la necessità di figure di “alto profilo” e detto no a governi fatti “di pauperismi, giustizialismi e populismi”.

LA POSIZIONE DI M5S – “Abbiamo detto al presidente Mattarella che sentiamo tutta la responsabilità di esser la prima forza politica di lavorare il prima possibile per assicurare una maggioranza ad un governo del cambiamento”, ha detto il leader del M5S Luigi Di Maio al termine delle consultazioni al Colle. “Come ho ribadito durante tutta la campagna elettorale, abbiamo ottenuto 11 milioni di voti su una posizione ben precisa che abbiamo ribadito al presidente anche sulla politica estera. Con noi al governo l’Italia resterà alleata dell’Occidente nel Patto atlantico, nell’Unione europea e monetaria: è questo l’obiettivo”. “Le mie aperture sono sincere, ma voglio anche precisare che rispetto a quello che ho letto in questi giorni io non ho mai voluto spaccare il Pd, mi rivolgo al Pd nella sua interezza perché al di là delle differenze di vedute non ci permetteremo mai di interferire nelle loro dinamiche interne”. “Un contratto di governo si può sottoscrivere o con la Lega o con il Pd. Questi sono i due interlocutori, è chiaro che sono due soluzioni alternative”, ha ribadito Di Maio dopo le consultazioni al Quirinale. “Dopo gli incontri capiremo con chi si potrà sottoscrivere il contratto di governo”, aggiunge.

“Non vogliamo spaccare la coalizione di centrodestra ma non riconosciamo una coalizione di centrodestra, perché non solo si sono presentati alle elezioni con tre candidati premier ma perché si sono preparati alle consultazioni separati. E una di queste forze non riconosce il M5s, perciò ci rivolgiamo alla Lega”. così ancora il capo politico del M5s dopo le consultazioni al Quirinale.

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