I rifiuti di Roma diventano sempre di più un caso nazionale. Infatti, secco no dell’Umbria all’ipotesi della sindaca Raggi per lo smaltimento dell’immondizia della Capitale nell’impianto di Orvieto. E stessa posizione prendono i primi cittadini di Cassino e San Vittore.
‘Il sindaco di Roma ha scelto un assessore all’Ambiente altamente competente, quindi farebbe bene a farsi spiegare come funziona la gestione dei rifiuti: forse non sa che i rifiuti urbani devono essere smaltiti nella regione in cui vengono prodotti e che inoltre, per utilizzare gli impianti, non basta esserne proprietari, ma e’ necessaria una condivisione con le istituzioni locali e la comunità” dice l’assessore all’Ambiente della Regione Umbria, mentre dal sud del Lazio arrivano risposte piccate alla possibilità di utilizzare quei territori per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale.
L’assessore Muraro getta acqua sul fuoco e precisa: “L’Umbria non si preoccupi. Nessun caso”. Ma il fatto che Roma cerchi una sponda negli altri comuni del Lazio lo conferma anche l’assessore regionale all’Ambiente Mario Buschini, il quale dice che “è molto importante che Roma, al più presto, presenti la propria pianificazione per la gestione e la chiusura del ciclo nella città senza appesantire altri territori”. Oggi la Muraro è stata nella sede della Regione Lazio per un incontro proprio sul tema, incontro che ha definito “interlocutorio”, anche se ha ribadito che c’è “piena collaborazione” con la giunta Raggi. Il 30 settembre, infatti, scade il termine oltre il quale le municipalità devono indicare dove realizzare impianti di servizio, e, almeno ufficialmente, Roma non prevede nuove discariche.
Intanto a Roma la situazione sembra per il momento migliorata, anche se questo sembra dovuto in primo luogo all’assenza di tanti romani dalla città. La raccolta di immondizia infatti è diminuita del 30%, e comunque, in alcune zone della città più frequentate dai turisti, come il Centro o Prati, o vicino alle stazioni, la situazione di degrado non mancano. (Alg)