Non è un periodo felice per le relazioni industriali tra Italia e Francia. Dopo l’affaire Mediaset e quello sulle Generali, è in corso una sfida che corre anche lungo i binari del Lazio.
La costola italiana del colosso francese Ratp Dev non ha mandato giù la decisione della Conferenza di Servizi di bocciare il progetto presentato alla Regione Lazio per la Roma-Lido. Un project financing che prevedeva un finanziamento di quasi 500 milioni di euro, nuove stazioni e 20 treni in più per la linea che porta da Piramide al litorale. A fine anno, invece, è stato firmato un nuovo Contratto di Servizio triennale con ATAC con RFI che continuerà ad avere la concessione delle linee.
Al centro dell’atto d’accusa di Ratp Dev Italia, c’è la presenta illegittimità di un affidamento diretto che darebbe “apparentemente a titolo gratuito la concessione delle infrastrutture e provvederebbe all’ammodernamento delle stesse, ma beneficiando di fondi di Regione e Mit”.
Insomma, una battaglia nel metodo e nel merito che investe un’infrastruttura che porta decine di milioni di pendolari all’anno. Una sfida – apertissima – che ora si sposta nelle aule della giustizia amministrativa del Lazio.