Il Disability Pride per le strade di Roma: stop alle barriere

Un corteo con alla testa lo striscione 'Non ti arrendere' e' partito nel pomeriggio da Piazza Venezia, per sfilare fino a Piazza del Popolo

Disability Pride
Disability Pride

“Portare la disabilita’ fra la gente comune, rivendicando con orgoglio il diritto di essere cittadini tra i cittadini”. Il Disability Pride ha scelto per la prima volta Roma come sede italiana per l’evento (si tiene in contemporanea anche a New York e Brighton), nel quale hanno sfilato le principali associazioni di settore, da Luca Coscioni a Parent Project fino a Un Parco per tutti, a Fiaba onlus, al fianco degli organizzatori del Disability Pride Onlus in collaborazione con la Fondazione Anmil.

Un corteo con alla testa lo striscione ‘Non ti arrendere’ e’ partito nel pomeriggio da Piazza Venezia, per sfilare fino a Piazza del Popolo, dove diversi artisti che hanno aderito all’iniziativa sono saliti sul palco gia’ allestito. Presente anche l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.

Il vice presidente dell’associazione Luca Coscioni, Marco Gentili, politico malato di Sla, ha sottolineato che “tutte le persone dovrebbero poter accedere alle cure, al lavoro, alla mobilita’ e a una vita indipendente, all’espressione e alla costruzione di una famiglia. Vi chiediamo di fare di piu’, dal dovere di garantire a tutti pari diritti, all’accessibilita’ delle citta’, fino al consentire l’espressione della volonta’, e al fornire a tutti le protesi e gli strumenti necessari per condurre una vita indipendente”.

Troppi uffici, scuole, strade, mezzi pubblici, ma anche tanti altri luoghi sono impraticabili alle persone con disabilita’. Barriere architettoniche e spesso culturali che impediscono ai disabili di vivere in autonomia l’obiettivo contro il quale si muove il corteo: perche’ che si tratti di anziani non autonomi, persone che hanno avuto ictus, mutilati, ciechi o sordi, una persona su 6 ha una qualche forma di disabilità.

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