Anche nelle carceri romane si celebra il Giubileo della Misericordia. D’altronde, Francesco pensò soprattutto alla “categoria” dei detenuti quando decise nel marzo del 2015 di indire questo Anno Santo. A Regina Coeli le iniziative partiranno nel 2016, mentre nei vari istituti di cui si compone Rebibbia la preparazione è già stata avviata.
A Regina Coeli, che ospita più di mille detenuti, a giorni sarà allestita una cappella ad hoc proprio per far capire la solennità del momento. Nella grande rotonda saranno posti dei cartelloni per illustrare i temi dell’Anno Santo. “Faremo delle catechesi ad hoc – dice il cappellano don Mario Trani – Gli ospiti del penitenziario sono molto affascinati dalla figura del Papa e ogni domenica leggiamo e meditiamo le sue parole, ma celebrare l’Anno Santo della Misericordia significa anche riprendere in mano la propria vita”. Nelle catechesi don Mario sarà aiutato anche da un altro sacerdote e da tre laici.
A Rebibbia, invece, la preparazione è iniziata già dall’8 dicembre. Anche qui catechesi e riflessioni collettive su cosa significa perdonare ed essere perdonati. Sono state addobbate le cappelle e l’obiettivo del cappellano don Sandro Spriano è permettere ai detenuti, in alcuni orari e giorni della settimana, di recarsi liberamente in chiesa per una preghiera spontanea o per una adorazione eucaristica. Logicamente, ci saranno alcuni operatori pastorali che aiuteranno in questa opera di discernimento. Un percorso rivolto a tutti, a chi ha commesso reati minori, come ai molti capimafia, molto colpiti dalle parole di Francesco durante la sua visita in Calabria nel 2014 quando parlò di scomunica per i malavitosi.
Le carceri romane quindi seguono quanto in qualche modo indicato dall’ispettorato per i cappellani carcerari, anche se molta iniziativa su cosa fare e quando è stata lasciata molto ai singoli responsabili. “A breve faremo un bilancio” dice l’Ispettore don Virginio Balducchi. Ad oggi il Giubileo della Misericordia si è aperto anche a Modena, Venezia, Milano, Castrovillari, Avellino, Salerno, Velletri, Cassino, Rieti, Padova e Venezia. (Alg)