Il Sant’Alessio pronto a ripianare il debiti

Aperta la gara per la ricerca di una banca

Via alla gara per la ricerca di una banca che dovrà pianificare per l’ente la rinegoziazione e il rientro dei debiti accumulati verso il precedente gestore della cassa, da finanziare con i canoni aggiornati degli immobili. Tra i soggetti ammessi anche Poste Italiane

Messo in cantiere il riassetto del mattone, con l’affidamento a una sgr del proprio patrimonio immobiliare, per l’Ipab Sant’Alessio è tempo di pensare al proprio debito, che per anni ha zavorrato l’attività dell’ente romano per l’assistenza ai ciechi. Dopo la gara per la messa a reddito degli immobili in pancia all’ente, anticipata nelle scorse settimane dal Ghrilandaio.com, l’istituto ha infatti deciso di mettersi alla ricerca di una banca cui affidare il servizio di cassa e tesoreria, ovvero la gestione di tutte le entrate e le uscite dell’ente, compresa la riscossione dei canoni. Non solo.

Il soggetto che si aggiudicherà la gara, del valore fino a un massimo di circa 10 milioni di euro, dovrà occuparsi anche di predisporre insieme ai vertici dell’ente un piano di “rinegoziazione del debito accumulato con il precedente affidatario del servizio di tesoreria”, ovvero l’esposizione accumulata verso la banca che fino a poco fa si occupava della gestione finanziaria dell’ente. Secondo alcune fonti il debito contratto dall’istituto verso le banche si aggira intorno ai 6 milioni di euro, mentre quello complessivo, frutto di disavanzi accumulati anno dopo anno, di una previsione quasi sempre sballata delle entrate, ma soprattutto del mancato aggiornamento dei canoni di affitto delle svariate proprietà in pancia all’ente, si attesterebbe sui 20 milioni di euro. Di qui la decisione di intervenire almeno sulla parte bancaria, avviando la rinegoziazione del debito al cui successivo rientro contribuiranno i redditi frutto della nuova gestione del patrimonio immobiliare.

Che la questione sia comunque considerata di una certa urgenza da parte dell’ente si evince dagli stessi documenti di gara pubblicati, in cui si sottolinea “l’impegno irrevocabile dell’aggiudicatario di procedere al subentro nella titolarità del debito dell’ente procedendo al pagamento con estinzione immediata del debito residuo”.  Il tutto mediante un piano quinquennale finanziariamente “sostenibile”, alimentato dalla “valorizzazione dei crediti verso i debitori pubblici e privati”, dunque anche gli affitti arretrati. A questo punto non resta che attendere le prima manifestazioni di interesse, che dovranno arrivare entro il 27 aprile. Tra le quali potrebbe figurare anche quella di Poste Italiane, visto che tra i soggetti ammessi a concorrere, oltre che qualsiasi intermediario autorizzata a svolgere attività bancaria, c’è proprio il gruppo guidato dall’ad Francesco Caio. (Gianluca Zapponini)

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