Accessibilità e sostenibilità sono due parole d’ordine del nuovo corso amministrativo sul tema dello sport in città. Due concetti che tramite la Commissione Sport guidata da Angelo Diario – consigliere del M5S – stanno entrando nella macchina capitolina attraverso iniziative, modelli operativi e incontri con gli addetti ai lavori. Un programma denso di appuntamenti che sta cercando di sbrogliare la matassa in una materia in cui i fili intrecciati hanno impedito – sinora – un’ottimizzazione e una razionalizzazione dell’impiantistica sportiva di Roma.
Materie che, negli ultimi anni, non sono state trattate a dovere e che necessitano di un aggiornamento urgente. Tra queste spicca quella delle tariffe a carico dell’utenza degli impianti sportivi di Roma Capitale. “La loro regolamentazione è uno strumento che abbiamo tra le mani – spiega Angelo Diario – tra le priorità spicca quella di fissare un tetto massimo per le tariffe”.
Tra gli interventi immaginati dalla Commissione Sport c’è l’aggiunta dell’IVA per le attività commerciali ma non per quelle adibite all’insegnamento, gli sconti famiglia – 15% di riduzione al secondo familiare iscritto, 30% al terzo familiare – e i pagamenti anticipati con la possibilità di abbonamenti e conseguente decurtazione dell’importo. Poi troviamo la limitazione del costo dell’abbigliamento tecnico, la regolamentazione dei servizi igienici (docce) e quella dei ‘pacchetti’.
L’ultima revisione delle tariffe in materia è avvenuta nel 2014/2015.
Oggi la tempistica prevede tappe ben delineate che partono dalla proposta di revisione che partirà a novembre per poi arrivare in aula – inizio del prossimo anno – dopo un confronto in commissione. (Giacomo Di Stefano)