“Dal 1 giugno al 14 luglio 2017 si sono verificati 380 incendi, nello stesso periodo dello scorso anno gli incendi sono stati 135. Il calcolo comprende i vari tipi d’incendio, boschivo, di interfaccia e urbano, e il dato su Roma va di pari passo con l’aumento di circa il 400% stimato dalla Regione Lazio”. Lo hanno riferito due operatori della Protezione civile di Roma Capitale, nell’ambito della seduta odierna della commissione capitolina Ambiente in cui si è fatto il punto sulla situazione incendi nella capitale.
Nel dato non sono compresi i roghi provenienti dai campi rom perchè “sono tipologie d’incendio particolari – ha aggiunto – dove intervengono in particolare i vigili del fuoco mentre noi semmai contribuiamo nel pompare acqua”.
“Gli incendi più pericolosi sono sempre partiti dagli insediamenti abusivi o dentro i campi rom”. Lo ha detto Antonello Mori, direttore del Servizio giardini capitolino, nell’ambito della seduta odierna della commissione capitolina Ambiente in cui si è fatto il punto sulla situazione incendi nella capitale.
“A Castel Fusano – ha spiegato – si tratta per esempio di un insediamento abusivo, cucinano e accendono fuochi in mezzo al verde e basta una scintilla per far partire le fiamme. Purtroppo il problema degli insediamenti abusivi c’è in tutta la città e da parte nostra c’è preoccupazione, perché da lì possono partire altri incendi”.
“Su 45 milioni di metri quadri di territorio a Roma – ha aggiunto Mori – , 5 milioni sono a rischio incendi. Per questo se verrà emessa l’ordinanza del prefetto che ci autorizza e avremo sufficienti fondi in assestamento di bilancio io farei degli appalti in somma urgenza per eliminare il pericolo almeno sulle strade di grande viabilità intervenendo sulle boscaglie”.