Inchieste nomine, sentenza Raggi non prima di autunno

La prima cittadina chiamata a rispondere di falso in merito alla nomina di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro Raffaele. Udienze slittano a luglio. La sindaca sarà interrogata dopo tutti i testimoni

Non arriverà prima dell’autunno la sentenza di primo grado del processo che vede imputata la sindaca Virginia Raggi, accusata di falso per la nomina di Renato Marra alla guida della della Direzione Turismo del Campidoglio, ma non è escluso che il procedimento possa slittare anche fino alla primavera 2019.

La prima udienza è durata pochi minuti, tempo di fissare il calendario delle prossime udienze. Il giudice monocratico in apertura di seduta aveva ipotizzato la possibilità di provare a chiudere il procedimento già entro il 30 di luglio ma l’analisi del numero dei testi e di alcune circostanze legate alla loro convocazione hanno subito chiarito la necessità di fissare altre udienze ad ottobre e presumibilmente a marzo del prossimo anno visto il calendario della disponibilità delle aule.

Il pm Francesco Dall’Olio ha depositato una lista di cinque teste da sentire: l’ex consigliere regionale Fabrizio Santori, l’ex capo dell’avvocatura del Campidoglio Rodolfo Marra, l’ex capo di gabinetto del Comune di Roma Carla Romana Ranieri, la responsabile del Direr, il sindacato dei dirigenti comunali, Roberta Bernardeschi e la dirigente comunale Carolina Cirillo.

Il 16 luglio verrano sentiti tre operanti delle forze dell’ordine che hanno seguite le indagini sul caso, mentre per una quarta bisognerà attendere ottobre in quanto il teste al momento è in maternità. Il 18 luglio l’ex responsabile anticorruzione del Campidoglio Maria Rosaria Turchi.

Il 19 luglio sarà la volta dell’ex assessore al Commercio Adriano Meloni, del suo capo staff Leonardo Costanzo e del responsabile del personale del Campidoglio Antonio De Santis. Una quarta seduta a luglio è stata fissata per il 24 luglio. I legali della sindaca hanno chiarito la Raggi verrà ascoltata in aula al termine delle udienze che riguardano i testimoni di accusa e difesa.

“Apprezziamo il rispetto del ruolo istituzionale nella volonta’ di concludere in breve il procedimento, sarebbe stato un segnale di efficienza della giustizia italiana, quasi un record. Poi certo, ci si scontra
con la realta’ delle cose e del calendario del tribunale ed e’ quindi naturale che ci vorranno alcuni mesi per completare le audizioni di tutti i testimoni”. Lo hanno detto gli avvocati Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, difensori del sindaco di Roma, Virginia Raggi al termine dell’udienza.

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