Tre anni e mezzo di reclusione per i quattro imputati finiti a processo nell’ambito dell’inchiesta sull’incidente avvenuto nell’ottobre del
2006 alla stazione metropolitana di Vittorio Emanuele. Sono queste le richieste di condanna avanzate dal pm Elisabetta Ceniccola per Angelo Tomei, macchinista del treno che andò a tamponare un altro convoglio fermo in sosta e per tre dirigenti della Metropolitana: Gennaro Antonio Maranzano, Roberto Gasbarra ed Ernesto De Santis. Le accuse nei loro confronti sono quelle di omicidio colposo, disastro ferroviario colposo e lesioni gravissime. Nell’incidente, rimasero ferite 452 persone e una donna perse la vita. “Prima o poi sarebbe avvenuto, è avvenuto quel giorno per la gestione negligente e colposa della metropolitana di Roma – ha affermato il pm nel corso della sua
requisitoria – Un servizio che va fornito prima di tutto nel rispetto della sicurezza degli utenti e del personale con il ligio rispetto delle norme che presidiano il servizio”. Lo stesso magistrato, in merito al distacco del sistema di bloccaggio automatico dei freni,
effettuato per rendere possibile un maggior numero di corse, ha poi sottolineato: “Non sono responsabili i macchinisti che hanno distaccato il sistema di bloccaggio dei freni, perché se lo avessero fatto avrebbero avuto procedimenti disciplinari”.
C.T. (Fonte Omniroma)