Inquinamento: Italia maglia nera in Ue, morti record nel 2012

Brutte notizie dal rapporto Aea proprio mentre a Parigi si parla di clima

Mentre a Parigi i capi di Stato e di governo di 150 Paesi stanno partecipando alla 21ma Conferenza sul clima (Cop21), da Bruxelles arriva un rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente (Aea) sulla qualità dell’aria riferito agli anni 2012-2013. I dati che emergono non dicono niente di buono, anzi l’Italia risulta essere il primo Paese europeo per morti premature dovute all’inquinamento atmosferico. Complessivamente il ‘Bel Paese’ conta infatti nel 2012 84mila decessi prematuri dovuti a concentrazioni troppo elevate di polveri ultra sottili (59.500), ozono (3.300) e diossido di azoto (21.600) sul 491mila registrati nell’Ue.

 

 

L’Italia paga così le elevate concentrazioni di sostanza inquinanti nell’atmosfera, come confermano anche i dati relativi al 2013. Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente “le piu’ grandi conseguenze attribuibili all’esposizione a diossido di azoto (NO) e’ visibile nella valle del Po”, dove si oltrepassa il limite Ue di concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo d’aria. (gc)

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