Le centinaia di negozi che vendono cannabis light tremano. Per la Cassazione quello che occorre verificare non è la percentuale di principio attivo, ma l’idoneità “in concreto a produrre un “effetto drogante”.
Le Sezioni Unite della Cassazione, fissano così nelle motivazioni della sentenza emessa a fine maggio i limiti della legge 242 del 2016. Con questa legge sono nati in tutta Italia migliaia di cannabis shop.
Si applica la legge sulle droghe in caso di vendita al pubblico di prodotti derivanti dalla cannabis light, anche se l’olio, le inflorescenze e la resina presentano un Thc sotto lo 0,6%