La Roma al fianco di Balotelli, razzismo inaccettabile

Club giallorosso: "È ora di scegliere da che parte stare"

“La Roma si schiera al fianco di Mario Balotelli per gli insulti razzisti di domenica. Che siano 20 o 2000 persone, il razzismo è inaccettabile. È ora di scegliere da che parte stare, tra chi è pronto a opporsi al razzismo e chi gli permetterà di distruggere il gioco che amiamo”. Così il club giallorosso su Twitter.

 

“In 20 a fare buuh a Balo”

“Erano in venti a far buuh e ululati razzisti, il resto della curva veronese applaudiva invece Balotelli”. E’ il referto che la Procura della Figc ha preparato per il giudice sportivo chiamato oggi a valutare i fatti della partita Verona-Brescia di domenica scorsa, che hanno riportato nella bufera razzismo il calcio italiano.

La serie di insulti e buu rivolti a Mario Balotelli ha indotto l’attaccante ospite a reagire e obbligato l’arbitro a fermare il gioco, facendo aprire un nuovo capitolo di un vergognoso dejavu cui non si riesce a mettere la parola fine. In attesa delle decisioni della giustizia sportiva, che potrebbe slittare in attesa di ulteriori approfondimenti di indagine, la Lega serie A, ha annunciato il suo a.d., Luigi De Siervo, lavora con la Polizia per individuare i responsabili perchè “queste persone non possano più entrare in uno stadio italiano”.

Intanto infiamma la polemica, sul fronte sportivo e politico. A riaccenderla con ancora più vigore sono state parole del capo ultrà dell’Hellas, Luca Castellini, il quale non solo ha accusato Balotelli di aver messo in piedi “una pagliacciata” per insulti “sentiti solo nella sua testa” ma lo ritiene un italiano ‘a metà’ perché “ha la cittadinanza ma non potrà mai essere del tutto italiano”.

Dal mondo della politica, sono venute parole di condanna per gli insulti ma anche e soprattutto per le frasi dal capo ultrà, dal M5S al Pd fino a Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che ha invitato “a combattere il razzismo e lavorare sul tema della sicurezza negli stadi”. Dribbla sul tema Matteo Salvini: “Con 20 mila posti di lavori (dell’Ilva, ndr) a rischio, Balotelli è l’ultima mia preoccupazione. Non abbiamo bisogno di fenomeni”.

Si schierano con l’attaccante del Brescia Liliana Segre (“ancora guardano i colori delle persone?”…) e il presidente della Camera, Roberto Fico: “Non sarà mai del tutto italiano chi e’ razzista”. In piena bufera, un aiuto concreto è atteso dalla tecnologia. Una delle soluzioni allo studio per individuare chi insulta sono i pannelli acustici, che fanno individuare la provenienza esatta dei cori per applicare le sanzioni ai responsabili. E’ inoltre già in via di sperimentazione – lo ha fatto l’Udinese alla Dacia Arena – un sistema di riconoscimento facciale che consente di bloccare ai tornelli i tifosi a cui è vietato l’ingresso allo stadio. Un aiuto nei grandi impianti, ma forse non sarà sufficiente per cambiare una mentalità: in Lombardia, durante una partita tra Pulcini, ad un giocatore di dieci anni è stato urlato “negro di merda”.

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