Lampioni led, la rivolta dei residenti: sembra un obitorio

Il I Municipio si schiera compatto contro i nuovi lampioni installati da Acea

Laura Mari per La Repubblica Roma

 

Per oltre un secolo hanno creato un tramonto perpetuo nel buio di Roma. Hanno accompagnato residenti verso casa, rendendo sicuri con discrezione, strade e quartieri. Ora, però, sono stati sfregiati, e, in alcuni casi, persino rimossi e sostituiti. Considerati come patrimonio della città, i lampioni della capitale stanno subendo un intervento di restyling che sta cambiando la luce di Roma al chiaro di luna. Che ha acceso le proteste dei residenti del centro.

 

Approvata dalla giunta Alemanno, avallata dal sindaco Marino e attuata ora dalla prima cittadina pentastellata, Virginia Raggi, la delibera sulla nuova illuminazione della città è diventata operativa. Il che significa che i tecnici dell’Acea stanno sostituendo le luci di 186mila lampioni con l’installando dei Led da quattromila Kelvin. Il tutto sulla base di un appalto da 48 milioni di euro.

 

“Soldi sprecati e utilizzati per deturpare la città” attacca la consigliera radicale del I Municipio, Nathalie Naim. Lei, assieme a cittadini, commercianti e artigiani, si sta battendo per fermare “lo scempio delle luci a Led”.

 

“L’intervento del Comune – spiega Naim – consiste nel togliere completamente i vetri dei vecchi lampioni e le nuove lampade, simili a placche, vengono installate nella parte superiore. Producono una luce blu che, però, l’occhio umano percepisce come bianca”. Quello che si ottiene, replica l’Acea “è un risparmio di energia del 55 per cento, pari a una riduzione dei costi di circa 23 milioni di euro all’anno”.

 

Ma la luce, dice chi protesta è troppo bianca e fredda. “I vicoli dei rioni più belli di Roma, da Monti a Borgo Pio, di notte ora assomigliano a un obitorio, sono tutti bianchi, invasi da questa luce fredda e sgraziata, fastidiosa e assolutamente distante da quel “giallo soffuso” che producevano i vecchi lampioni” attacca la consigliera del I Municipio, che ha anche convocato una commissione per discutere sul tema con la sovrintendenza e i vertici dell’Acea.

 

“I nuovi impianti sono mostruosi ” attacca la direttrice dell’Hotel Locarno in via della Penna. E a protestare sono anche i residenti, pronti a mobilitiarsi con una manifestazione in Campidoglio. “La sostituzione delle luci sta stravolgendo radicalmente l’arredo urbano” scrive in una lettera di protesta Linda Cipollone, del rione Borgo. “Le priorità per la capitale sono altre che i soldi spesi per il decoro” attacca Luisa Falorni, del rione Monti. E Maria Carlotta Melzi di Cusano, abitante del I Municipio, precisa come “le lampade moderne non si addicono ai quartieri storici della città “. La richiesta dei comitati è di lasciare, almeno in centro, la vecchia illuminazione. “Alla sindaca chiediamo di fare una passeggiata, di notte, nei vicoli di Roma – dice la consigliera Nathalie Naim – solo in questa maniera potrà rendersi conto di quanto sono brutti i nuovi lampioni e di quanto il cuore della città soffra per questa scellerata decisione del Campidoglio”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014