Largo Brindisi, limiti per le auto alla chiusura dei cantieri?

Municipio e Comune cercano una soluzione una volta che saranno finiti i lavori in superficie per la stazione San Giovanni della Metro C. Un gruppo di residenti vuole la pedonalizzazione

Largo Brindisi
Largo Brindisi

È una corsa contro il tempo. I cantieri in superficie a largo Brindisi, aperti nel 2006, sono rimasti fermi per almeno un anno, e ora le ditte incaricate stanno lavorando a tutto spiano per chiudere l’area entro fine marzo. Nel sottosuolo, la tanto agognata stazione della di San Giovanni, che dovrebbe  essere inaugurata ad ottobre. Il municipio guidato da Monica Lozzi, il dipartimento per la Mobilità intanto cercano soluzioni affinché via La Spezia, una volta finiti i lavori, non torni ad essere una strada ad alto scorrimento.

Un gruppo di residenti spinge affinché largo Brindisi diventi pedonale, anche se una parte dei commercianti, danneggiata dalla presenza per un decennio del cantiere, non vede di buon occhio questa soluzione. Metro C, che in sostanza ha gestito l’area per tutto questo periodo, vuole invece consegnare l’area come l’ha trovata, ma nel frattempo sono stati tagliati i pini e sostituiti con dei mandarini, essenza che in passato in altre zone di Roma non ha riscosso grande successo visto che i frutti cadendo sporcano per terra.

 

A febbraio 2016, il municipio, a maggioranza Pd, deliberò una forte limitazione del traffico nell’area. Col cambio di giunta, l’argomento è tornato d’attualità, e ora i M5S cercano di capire quali soluzioni prendere in questi due settimane che ci separano dalla fine dei lavori. Probabilmente ci saranno un semaforo pedonale, una zona 30, e forse dei limitatori di velocità. In fase di realizzazione poi marciapiedi più ampi rispetto al vecchio tracciato. Va infatti considerato che su Via La Spezia sorge l’edificio scolastico Carducci – Russel che dopo l’apertura del cantiere della Metro C ha evidenziato crepe strutturali, distacchi dalla facciata e lesioni ai cornicioni.

Un gruppo di architetti, il laboratorio Sottovuoti, ha addirittura previsto una massiccia pedonalizzazione della zona, ma questo prevede una Ztl, e la soluzione appare difficilmente realizzabile in tempi brevi, considerato che San Giovanni è una zona che funge da cerniera per il traffico tra la Tangenziale Est e l’Eur.

La fretta però rischia di essere cattiva consigliera. Le foto che abbiamo fatto testimoniano una pavimentazione su largo Brindisi non proprio perfetta. Non è che dopo qualche anno, come è successo in altre parti del quartiere, le mattonelle cominceranno a muoversi?

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