Laureati in medicina in piazza: dov’é il bando per specializzazione?

I laureati in medicina attendono da mesi la pubblicazione del nuovo bando per le scuole di specializzazione sono scesi oggi in piazza a Montecitorio a protestare per il ritardo.

Camice bianco indosso i laureati in medicina che attendono da mesi la pubblicazione del nuovo bando per le scuole di specializzazione sono scesi in piazza Montecitorio a protestare per il ritardo.

Il bando che doveva essere pubblicato dal Ministero della Salute entro la fine di luglio ancora non si è visto. Due delegazioni di giovani laureati andranno al Ministero della Salute e al Ministero dell’Istruzione.

“Tornate dal mare dovete accreditare”, “Oggi senza bando, domani con la sanità allo sbando”, “Siamo stanchi di aspettare fateci specializzare”, “Non spegnete le nostre passioni bando subito senza giustificazioni” sono solo alcuni dei cartelli esposti dai giovani laureati venuti per protestare da tutta Italia.

“La manifestazione chiede con urgenza l’uscita del bando di concorso che è in grave ritardo. Una prima parte era stata preventivato con una nota dal ministero della Salute per concludere l’iter di accreditamento delle scuole di specializzazione che ha portato alla non idoneità di 135 scuole, circa un 10% del totale, ma ora il bando va pubblicato ” afferma Andrea Silenzi, presidente della Sigm (segretariato dei giovani medici).

“Il problema è proprio questo Ministero della Salute Ministero dell’Istruzione non sanno che cosa fare di queste 135 scuole non idonee. Il bando non esce finché non si decide che cosa fare di queste scuole e noi siamo bloccati” denuncia Elisa Rosati, una dei tanti giovani scesi in piazza. Anche Silenzi espone lo stesso problema: “Il ministero ha già fatto le sue analisi, ma manca la scelta: accreditare tutte le scuole escludendo quelle 135 risultate non idonee,oppure includere anche quelle che tutta Italia sa essere non corrispondenti ai criteri minimi? Presa una decisione su questo il bando può uscire”.

Intanto domani il ministero pubblicherà il nuovo regolamento che stabilirà le modalità del nuovo concorso: non più decine di sedi per fare il concorso, ma poche unità, ma soprattutto la scelta delle tre opzioni diventerà successiva alla pubblicazione della graduatoria, mente sino all’anno scorso era precedente e creava meccanismi farraginosi per gli scorrimenti.

A scaldare gli animi è stato anche l’arrivo in piazza del deputato del Pd Filippo Crimi che ha spiegato ai giovani medici le modalità del concorso con il nuovo regolamento di cui è stato uno dei promotori. I giovani laureati però avrebbero voluto una graduatoria unica alla spagnola, dove una volta entrati a scorrimento vengono prospettate le possibilità di accesso alle diverse scuole. In Italia invece la graduatoria è oggi si unica, “Ma una volta pubblicata – spiega Elisa – uno deve scegliere a scatola chiusa tre opzioni di specialità (fino all’anno scorso la scelta era precedentemente alla pubblicazione della graduatoria ndr) “. Secondo Crimi invece: “Dal 2014 abbiamo una graduatoria nazionale a fronte di quelle locali che c’erano precedentemente, domani poi con il nuovo regolamento si avrà una graduatoria unica con tre opzioni ex post e in quante sedi è possibile per ogni tipo di specializzazione. Quindi ipotizzando 80 sedi dove è possibile fare quella specialità sono 240 scelte possibili. Questo permetterà ai giovani medici di fare una scelta più idonea sul proprio futuro”.

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