Tagli di spesa da 300 milioni di euro. Basterebbe questa cifra per far capire quanto sia seria la situazione a Roma. Ma il problema ancora più grave è che, in assenza di un bilancio, sono fermi tutti i cantieri della città: da via Nazionale – che ha bisogno di essere rifatta – a piazza Vittorio, che necessita di una riqualificazione. Senza parlare delle decine di edifici scolastici che sono ancora in attesa di essere sistemati e controllati. Andrea Mazzillo sta correndo all’impazzata, ma potrebbe non bastare. Perché i fondi del Giubileo sono già stati ampiamente esauriti, senza oltretutto che vi sia stato un ritorno economico sufficiente. I miliardi che sarebbero dovuti arrivare se fosse stata portata avanti la candidatura olimpica sono bloccati e il governo, almeno per ora, non intende cedere di un centimetro. Gli assessori della Giunta, Bedini in testa, hanno dato per scontato che sarebbe arrivato qualcosa, ma il sottosegretario De Vincenti è stato categorico: Roma riceve più di tutti gli altri comuni, perché dovrebbe ricevere un’elargizione extra? La partita a scacchi prosegue: Raggi e Renzi si incontreranno ancora per provare a trovare un accordo. Ma lo spettro del referendum del 4 dicembre e la possibilità che vi sia un avvicendamento a Palazzo Chigi rende ancora più precaria la situazione. (MS)
Lavori fermi: tagli per 300 milioni di euro
Cantieri in alto mare, ma il bilancio ancora non c’è