Lazio, guerra a gioco d’azzardo con piano ‘NoSlot’

Marchio slot-free per gestori che rinunciano a macchinette. Il Lazio è la seconda regione italiana per spesa in gioco e per numero di sale gioco.

La Regione Lazio “lancia il più grande piano italiano contro il gioco azzardo patologico: più di 14 milioni di euro su prevenzione e assistenza. Grazie ai gestori degli esercizi commerciali che aderiranno alla nostra campagna ‘NoSlot’, lanciamo il marchio ‘SlotFree’ per liberare quartieri, città e la vita di tante persone. Diciamo basta al gioco d’azzardo patologico! Nel Lazio con ‘NoSlot’ 80 sportelli regionali di informazione e prevenzione su tutto il territorio”. Lo scrive su twitter il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Il Piano regionale biennale da 14,4 milioni di euro ha l’obiettivo di contrastare un fenomeno sempre più dilagante: secondo i dati 2015 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato il Lazio è la seconda regione italiana per spesa in gioco (oltre 7 miliardi), per numero di sale gioco (più di 500) e per macchinette da gioco (quasi 50mila terminali tra slot e videolottery).

“Si tratta di un’autentica emergenza sociale”, spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali, sicurezza e sport,
Rita Visini spiegando che la Regione Lazio punta a diventare un’istituzione all’avanguardia nel contrasto all’azzardo, portando i finanziamenti no-slot da 2,5 milioni del biennio 2015-2016 a 14,4 milioni per il 2017-2018. “Con questo Piano regionale potenzieremo i servizi esistenti, ne apriremo di nuovi, investiremo sull’integrazione sociosanitaria e sulle azioni educative nelle scuole”.

Tra l’altro saranno impegnati 400mila euro per la predisposizione e rilascio di un marchio “Slot free” per i gestori che rinunciano alle apparecchiature per il gioco d’azzardo nel proprio esercizio commerciale

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