Cinque uomini e quattro donne – in attesa che LeU indichi il decimo assessore ‘rosa’ – sei membri
espressione del Pd, eta’ media 46 anni: nasce con tre giorni d’anticipo rispetto al previsto la nuova giunta di Nicola Zingaretti, riconfermato alla guida della Regione Lazio lo scorso 4 marzo. “Una squadra solida, giovane, ma con esperienze consolidate, con una forte rappresentanza dei territori, con
amministratori che provengono dai Comuni” l’ha definita il governatore, che ha tenuto per se’ le deleghe a Cultura, Sport e Giovani e ha scelto come capo di gabinetto Albino Ruberti, gia’ a capo di Ze’tema e ora di LazioCrea. Ma e’ anche una giunta molto politica, in cui siedera’ – per effetto della coalizione allargata a sinistra – anche una assessora di LeU, a cui sara’ affidata la delega al Lavoro.
Martedi’ ci sara’ la prima seduta, e anche la giunta al completo: nel partito di Grasso ci sarebbe in
queste ore una discussione interna per chiarire quale delle componenti – SI o Mdp – esprimera’ il futuro assessore. A LeU non andrà comunque la vicepresidenza, che torna a Massimiliano Smeriglio, ex Sel e ora coordinatore della Civica Zingaretti: mantiene Formazione e Universita’ e guadagna Attuazione del programma e il delicato coordinamento delle attivita’ del post-terremoto. Altri cinque anni sulla spinosissima poltrona del Bilancio per Alessandra Sartore (tecnica).
Torna poi dopo 10 anni di commissariamento un assessore alla Sanità: sara’ l’attuale capo della cabina di regia Alessio D’Amato, in passato consigliere regionale e oggi tecnico di area Pd. In giunta entra poi – Turismo e Pari opportunita’ – la gentiloniana presidente del Pd Lazio Lorenza Bonaccorsi, una scelta che potrebbe suscitare qualche mal di pancia in alcune aree del partito: non era stata eletta in Parlamento. Eletto invece in Regione con oltre 13 mila voti il capogruppo Pd uscente Massimiliano Valeriani, vicino a Zingaretti: si dimetterà dalla Pisana – facendo subentrare Michele Civita – e
assumera’ deleghe pesanti: Casa, Urbanistica e Rifiuti.
Le altre due donne, entrambe dem, vengono dalle province: da Latina Enrica Onorati, oggi assessore a Priverno e imprenditrice agricola: vicina al consigliere Salvatore La Penna (area Giovani
Turchi), avra’ la delega all’Agricoltura. Da Viterbo – dove invece ha fatto il boom di voti Enrico Panunzi – arriva Alessandra Troncarelli, gia’ sostenitrice della mozione Orlando e oggi assessore al Welfare del capoluogo: assumera’ la stessa delega nella giunta regionale. Promosso assessore Gian Paolo
Manzella, consigliere Pd uscente (ex ‘listino’): si occupera’ dello Sviluppo economico. Decimo assessore il sindaco Pd di Monterotondo Mauro Alessandri: a lui le deleghe a Infrastrutture, Lavori pubblici, Trasporti e Piccoli Comuni (uno degli impegni elettorali di Zingaretti). Alessandri e’ espressione della provincia di Roma, mentre Frosinone dovrebbe essere valorizzata assegnando il posto di capogruppo a Mauro Buschini, gia’ assessore ai Rapporti con il Consiglio. Anche per Rieti si immagina una ‘compensazione’ nell’Aula della Pisana, dove pero’ – dopo Lega, FdI e Pirozzi – si allarga a Stefano Parisi il fronte pro sfiducia-lampo: “La giunta e’ in totale continuita’ con le politiche della scorsa consiliatura – afferma l’ex candidato governatore – Il centrodestra sia unito nel presentare quanto prima una mozione”