Legge di stabilità 2016: le effettive esigenze delle imprese

Cicero: l'obiettivo è di coinvolgere 10mila imprese in Italia

“Un momento di confronto e di proposta tra il sistema della rappresentanza di base non schierato nelle confederazioni tradizionali e la politica”. Questo è lo spirito che ha portato il presidente di Valore Impresa, Gianni Cicero, a organizzare il convegno in corso oggi a Roma dal titolo ‘Legge di stabilità 2016: le effettive esigenze delle imprese’. Cicero parla di un “movimento dal basso che vuole dare il suo contributo nel momento di assordante silenzio che con la crisi si sta vivendo”. L’incontro, nella sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato, vede partecipare una delegazione di 80 tra imprenditori e professionisti che hanno la possibilità di confrontarsi con alcuni senatori sugli effetti della legge di stabilità. Secondo Cicero, il ruolo della “politica è determinante, una politica che deve avere una logica di visione non solo nel momento elettorale”. Politica che, finora, “ha ascoltato poco, anche per colpa di chi doveva proporre”, continua Cicero. 

Secondo Albo Francesconi, amministratore delegato di In Prendo Capital Spa, l’idea è quella di “provare a interagire con il mondo della politica su un tema come quello delle piccole e medie imprese di cui tutti parlano ma sul quale le soluzioni da trovare sono complicate”. Argomento di discussione è la legge di stabilità, definita da Cicero come un “pannicello caldo che non interviene sui nodi strutturali, dando più che altro contentini elettorali”. Si tratta di una legge, secondo Cicero, “migliorabile, ma questo dipende dalla capacità degli uomini nella politica e nelle imprese”. Cesare Pambianchi, presidente onorario di Valore Impresa, ha invece parlato di una legge di stabilità “ancora confindustriale”.

Ai lavori partecipano anche alcuni senatori, come Francesco Aracri, di Forza Italia, e Maurizio Gasparri, vicepresidente dell’assemblea di palazzo Madama, che sottolinea come il convegno di oggi “ci richiami a un tema molto concreto” e come chi “fa impresa oggi è un eroe”. Presenti anche Gianni Orlandi, pro rettore dell’Università La Sapienza di Roma, e Fabio Amici, dirigente di Assotrasporti.

Dall’incontro di oggi è nata anche una proposta, presentata dal presidente di Valore Impresa, Gianni Cicero: “Dobbiamo favorire la nascita di medie imprese attraverso l’aggregazione di piccole imprese per portarle sui mercati complessi dove singolarmente non starebbero per limiti strutturali, organizzativi e gestionali”. Per Cicero, “la figura consortile sarebbe la più idonea” per realizzare questo progetto, ma è un sistema che ha “fallito in Italia, quindi la nostra proposta sta nel rivoluzionare la figura ed il modello consortile”. “Il nostro obiettivo – specifica Cicero – è coinvolgere un numero di 10mila imprese in Italia, perché non possiamo pensare di organizzare le 4,5 milioni di imprese oggi esistenti”.

C.T. (Fonte Omniroma)

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