Si chiamano Urbanway e sono i nuovi bus dell’Iveco messi a disposizione del trasporto pubblico capitolino. Belli, potenti, design innovativo, i nuovi arrivati in casa ATAC hanno debuttato su strada a novembre 2016 sulla linea 558.
Rosso fiammante e con prestazioni migliorate rispetto ai precedenti, gli Iveco Urbanway hanno appassionato gli addetti ai lavori ma non hanno risolto un ‘piccolo’ difetto che riguardava anche i Citèlis: l’incredibile scomodità dei posti a sedere. Intendiamoci: il problema del comfort è marginale rispetto al beneficio di 150 bus – nuovi di zecca – che vanno a integrare il parco-auto di ATAC.
Ma una domanda sorge spontanea: perché non correggere il piccolo difetto rispetto alla precedente commessa? Con quale criterio sono stati studiati sedili che a ogni frenata fanno scivolare in busto in avanti e che fanno quasi preferire la calca rispetto al comfort di un posto a sedere?
I sedili degli Iveco Urbanway hanno un’ergonomia incomprensibile, sono piatti e non consentono una permanenza stabile e confortevole sul posto a sedere. Non solo. Rispetto allo sfarzo esterno e ad alcune pregevoli rifiniture interne, le sedie sono grigie, semplici e volutamente minimali.
I posti a sedere rossi, ergonomici, essenziali dell’Iveco Cityclass Cursor sono un antico ricordo.
Oggi vale la regola del design, la supremazia della forma sulla sostanza e non importa se il sedile minimal e ‘trendy’ – alla fine – rischia di farci scivolare giù come se fossimo seduti su una macchia d’olio.
(immagine copertina di Alessandro Zanotti)