M5s: Di Maio lascia guida. Reggenza a Crimi

L'annuncio oggi alle 17, lo ha anticipato ai ministri

Luigi Di Maio

Luigi Di Maio lascerà l’incarico di capo politico del M5s. E’ quanto confermano fonti parlamentari pentastellate. Di Maio ha anticipato il passo indietro ai ministri ed esponenti di governo M5s riuniti questa mattina a Palazzo Chigi. L’annuncio dovrebbe arrivare questo pomeriggio alle 17, nell’evento organizzato al Tempio di Adriano per la presentazione dei membri regionali del ‘Team del futuro’. “Oggi pomeriggio alle 17 – scrive Di Maio su Facebook – sarò a Roma insieme a tutti i facilitatori regionali. Mi collegherò in diretta perché ho delle cose importanti di cui parlarvi”. Quando le dimissioni saranno formalizzate, la “reggenza” del Movimento sarà assunta da Vito Crimi.

Il viceministro agli Interni, infatti, è il membro più anziano del Comitato di garanzia pentastellato e lo Statuto, confermano fonti M5s, prevede che la guida del Movimento passi a lui. A Crimi potrebbero essere poi affiancati altri esponenti M5s, in vista degli Stati generali in programma a marzo. Una guida ‘collegiale’ è quella che auspica Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, che chiede “un nuovo modello di gestione” con un “comitato eletto dagli iscritti, che abbia la fiducia del garante”. Carlo Sibilia, sottosegretario agli Interni, esprime un “grazie” a Di Maio “per l’immenso lavoro svolto fino ad ora, per ciò che è stato costruito e per ciò che verrà”. Adesso, per Sibilia, “la strada più naturale è quella di un comitato composto da alcune persone, in grado di essere riconosciute da garante e iscritti”. Comunque, assicura, “gli obiettivi restano gli stessi” e “la tenuta del governo non è in discussione”. Molto critica nei confronti di Di Maio è Dalila Nesci.

“Il vero problema è la mancanza di strumenti di democrazia interna nel M5s”, accusa su Facebook la deputata. La verità, per la Nesci, è che “non si sono mai voluti creare i presupposti di una successione a Di Maio” e “anche le sue modalità di uscita di scena non prefigurano consapevolezza dei problemi strutturali del M5s, mi sembra piuttosto una manovra strategica suicidaria del consenso ad un passo dal voto per le elezioni regionali”. Tra gli alleati di governo, a parlare è Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture, a margine di un convegno Cisl a Firenze. “Se Luigi Di Maio dovesse mai decidere davvero di fare un passo indietro, il Movimento sarà in grado di trovare un nuovo assetto organizzativo e una nuova leadership”, ha sottolineato.

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