Roma dimostra spesso una certa resistenza – se non avversione – nei confronti dei progetti innovativi nel campo della mobilità e del trasporto pubblico. Una tendenza che è confermata da un progetto che mira a collegare il centro-città con Tor Vergata a cui potrebbe essere preferita – a parità di costi, circa 104 milioni di euro – una circolare Pigneto-Centocelle che molti addetti ai lavori contestano in termini di utilità e convenienza. Il primo prevede una metro-tram che andrebbe a percorrere lo stesso tracciato della Roma-Giardinetti (direttrice Casilina) e che verrebbe integrata da nuovi treni e da una rinnovata accessibilità. Un dossier presentato dal portale Cityrailways e gestito dall’ing. Andrea Spinosa. Il secondo progetto prevede un tram circolare che andrebbe a riconvertire la tratta Centocelle-Pigneto, con le officine che diventerebbero un deposito tranviario. Poi, all’altezza del Pigneto, il nuovo tram andrebbe su un vallo (non ancora coperto) e si innesterebbe sulla Prenestina. Un lavoro già citato nel rapporto ferrotranviario 1.0 curato dall’Agenzia per la Mobilità.
Ma perché sarebbe più utile e conveniente investire sulla metro-tramvia Roma-Tor Vergata piuttosto che sulla circolare Pigneto-Centocelle?
Secondo Carlo Tortorelli – pendolare e blogger di ‘Trenino Blu’ – non c’è dubbio su quanto la metro-tranvia sia più utile della circolare. “Andrebbe a valorizzare del ferro che già c’è e che si sta andando a dismettere, con la circolare la Centocelle-Giardinetti (link) andrebbe persa – spiega Tortorelli a Radiocolonna – in più, i treni trasporterebbero più utenti sia sul fronte dei mezzi che su quello della frequenza”.
Tra i limiti di una circolare che collega il Pigneto con Centocelle ci sarebbe infatti un serio problema legato alla frequenza: dovendo ‘condividere’ un tratto con le linee tranviarie già esistenti 5, 14 e 19, la nuova circolare avrebbe un numero di convogli in circolazione fisiologicamente ridotto.
Non solo. Visto che il capolinea della metro-tranvia sarebbe a ridosso del GRA, potrebbe costituire un nodo di scambio con la Metro C ed essere allungato fino all’università e al polo ospedaliero di Tor Vergata.
“L’amministrazione Raggi è al corrente dei progetti ma ancora non ha scioltole riserve – conclude Tortorelli – il fatto che la Roma-Giardinetti sia inclusa tra gli obiettivi lascia ben sperare”. (Giacomo Di Stefano)