Passeggeri lasciati a piedi a percorrere la galleria, treni mancanti e disagi di ogni genere. Negli ultimi tempi la Metro B di Roma s’è contraddistinta per un exploit di disagi che ha fatto interrogare l’utenza sulle ragioni del disservizio. Cosa sta accadendo sulla Metro B?
È in atto uno sciopero in bianco o un boicottaggio? Cosa rende il servizio così problematico?
La risposta a questi interrogativi è complessa ma si arricchisce di un nuovo protagonista, noto agli addetti ai lavori ma sconosciuto all’utenza come causa di problemi alla sicurezza: la visuale dei macchinisti. Un fonte interna ad Atac – che ha deciso di rimanere anonima – ha rivelato in esclusiva a Radiocolonna come i vetri posti di fronte al macchinista creino problemi di visibilità che minano la sicurezza dei passeggeri.
“La sostituzione di alcuni vetri con un nuovo modello ha creato gli stessi problemi, molto probabilmente dovuti alla diffrazione della luce dovuta a delle serpentine dello sbrinatore molto spesse e di color ramato – spiega – Il problema sono l’usura dopo 30 anni e, immagino, la pulizia errata dei vetri dal calcare con materiale abrasivo e non idoneo a tale scopo”
A volte il problema può presentarsi solo in galleria con la diffrazione delle luci dirette, soprattutto sulla B1 con il segnalamento led.
Questo costituisce uno dei problemi più gravosi, con i vetri che all’aperto o al deposito risultano perfetti ma al chiuso possono creare problemi, a volte addirittura sdoppiando l’immagine.
Ora abbiamo un tassello inedito che contribuisce a spiegare le ragioni dei disagi della linea inaugurata nel 1955 da Luigi Einaudi. Problemi spesso legati a una manutenzione dei treni che lascia a desiderare e che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri.
