Nessun contrasto tra le istituzioni per un finanziamento della Metro C di Roma che procede senza intoppi. È questa l’indicazione di fondo emersa da una riunione che s’è svolta stamattina e che ha visto il coinvolgimento di Beni Culturali, MIT, MEF e Comune di Roma. Una riunione che fonti di Palazzo Chigi definiscono a Radiocolonna “molto positiva” e che ha analizzato una richiesta dei Beni Culturali arrivata la scorsa settimana a ridosso del pre-CIPE e avente come oggetto la modifica del soggetto attuatore e la messa in sicurezza del Colosseo.
Una nota che ha reso necessari degli accertamenti e che oggi ha visto i Beni Culturali chiarire dov’è il quadro delle risorse per fare fronte a questa cosa, il MEF prenderne atto e il Comune di Roma esprimere un primo assenso per la sostituzione del soggetto attuatore. Confermando, per giunta, la copertura com’era già stata individuata nel passato.
Il quadro economico completo prevede uno stanziamento complessivo di 3 miliardi, di cui 1.9 miliardi messi dallo Stato, 855 milioni dal Comune di Roma mentre un’altra parte li dovrebbe mettere la Regione Lazio. Lì si è in attesa, confida sempre Palazzo Chigi, che la Regione dia conferma che quelle risorse ci sono.
Ma i profili di contrasto – e questa è la vera notizia, viste le informazioni apparse la scorsa settimana su alcuni quotidiani – non ci sono e si lavora all’unisono per definire le risorse a disposizione per la realizzazione della Metro C fino ai Fori Imperiali rispettando tutte le questioni sollevate dai Beni Culturali.
Ora il MIT dovrà ritrasmettere una relazione istruttoria che tenga conto di tutte le note emerse nella riunione in attesa di un nuovo CIPE che si svolgerà una volta insediato un nuovo governo. “Una normale istruttoria, necessaria, visto che si parla di cifre importanti – conclude Palazzo Chigi – il quadro economico ora è chiaro e si procederà con una serie di note inviate dal MIT e dai ministeri coinvolti ma senza contrasti o misteri”.