“Quello che questa amministrazione sta cercando di fare, dopo un periodo di progettazione che è stato
abbastanza complesso, è ripensare l’intero sistema della mobilità. Quindi non si tratta di fare la corsia ciclabile da una parte e la corsia preferenziale dall’altra ma di mettere in rete tutto quello che abbiamo: fare una mappatura, capire quali sono le esigenze dei cittadini e ridisegnare la città a misura d’uomo”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi nel corso di un convegno organizzato nell’ambito della Settimana Europea sulla mobilità sostenibile, al quale hanno partecipato anche l’assessore alla Mobilità Linda Meleo e il presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale Enrico
Stefano.
Raggi si è poi soffermata sulla mobilità in modalità sharing: “Questa amministrazione ha aumentato la platea degli operatori che ci supportano. Abbiamo una serie di operatori che si occupano del car sharing, altri operatori che stanno sperimentando a Roma lo scooter sharing ma soprattutto quello su cui dobbiamo puntare è lo sharing elettrico – ha aggiunto – Non a caso il nostro programma prevede
l’installazione di almeno 700 colonnine di ricarica elettriche entro il 2020 nella città di Roma. Chiaramente questo è un obiettivo che per noi è una soglia minima, speriamo in realtà di installarne molto di più”.
“Abbiamo ridisegnato e inserito all’interno del Piano urbano della Mobilità Sostenibile – ha aggiunto – una serie di opere che per noi chiaramente sono importantissime: l’aumento delle reti tranviarie, delle corsie ciclabili e preferenziali ma soprattutto abbiamo creato uno strumento di dialogo. In questo le città devono essere pioniere perché devono progettare ascoltando profondamente quelle che sono le esigenze di mobilità che vengono dei cittadini”.
“Non dobbiamo dimenticare che abbiamo un alleato, la Comunità Europea: ci sono dei fondi che ci consentono di accelerare, per quanto possibile, il passaggio da una città invasa dalle auto private a una
che piano piano inizia ad aprirsi a diverse modalità. Mi riferisco ad esempio ai fondi per le corsie ciclabili e per l’installazione delle rastrelliere per le biciclette nei nodi di scambio all’uscita delle
metropolitane, davanti agli uffici, alle scuole. E mi riferisco anche ai fondi per la costituzione la creazione di varchi elettronici sulle corsie preferenziali o anche a l’installazione di sistemi intelligenti
per i semafori per il circuito semaforico”.